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Diverso da chi? Il Cinema sulla Disabilità a Palermo


Diverso da chi? Il Cinema sulla Disabilità a Palermo
Prende il via al Goethe-Institut Palermo dall'8 gennaio 2013 una nuova rassegna cinematografica, Diverso da chi?, ogni martedì alle 18.30 fino al 26 marzo ai Cantieri Culturali alla Zisa. L'obiettivo è quello di raccontare con dodici film il mondo dei “diversamente abili” con un approccio inconsueto, non ultimo quello della commedia o del road movie.

Dodici i film in programma, di cui undici tedeschi e quasi tutti inediti in Italia, e una produzione siciliana con un cast composto per lo più da attori con disagi psichici.

Tra le opere in programma il discusso Contergan che ripercorre le tappe della tragedia del talidomide, il farmaco che alla fine degli anni Cinquanta causò la nascita di tanti bambini malformati. E intorno allo stesso argomento il documentario vincitore del “German Film Award“ NoBody's Perfect, in cui il regista, Niko von Glasow, disabile egli stesso, fa luce sulla vita delle vittime del talidomide e convince provocatoriamente dodici di loro a farsi fotografare nudi per un calendario. Ma anche Il viaggio di Malombra, del regista siciliano Rino Marino, un itinerario visionario attraverso i territori dell’alienazione girato tra i ruderi di Poggioreale e le campagne siciliane e interpretato da un cast di attori con disagio psichico. Il film si avvale delle musiche originali di Lelio Giannetto e Alessandro Librio e della partecipazione straordinaria di Luigi Maria Burruano.

E ancora Al di là del silenzio, film d’esordio di Caroline Link, candidato all’Oscar e premiato in tutto il mondo, che racconta senza mai speculare su un handicap ma, al contrario, rispettandolo e dandogli dignità, cosa comporti avere due genitori non udenti quando sei un’aspirante musicista.

Chiude la rassegna il 26 marzo Hella Wenders, che presenzierà a Palermo alla proiezione in anteprima italiana del suo documentario Berg Fidel – Una scuola per tutti, un viaggio lungo quattro anni nella vita di quattro bambini "diversi", a cui la Wenders dà voce e tempo per raccontare sé stessi senza il filtro né degli insegnanti né dei genitori.

07/01/2013, 08:00