Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Il nuovo film di Germano Maccioni "I Giorni
Scontati" al Cinema Lumière di Bologna


Il nuovo film di Germano Maccioni
"I Giorni Scontati", il nuovo film sulle carceri diretto da Germano Maccioni (Italia/2012, 54’) sarà proiettato lunedì 3 dicembre 2012 alla ore 20.30 presso il Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni di Bologna all'interno de I Lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano. Al termine della proiezione incontro con il regista e Francesco Maisto.

Dopo l’anteprima nazionale nella prestigiosa cornice del Festival Poiesis a Fabriano, il regista bolognese presenta nella sua città l’ultimo lavoro sulla condizione carceraria in Italia, interamente girato nel 2011 presso la Casa circondariale di Lodi. "Fui contattato direttamente dalla direttrice dell’istituto Stefania Mussio" – racconta Maccioni – "che aveva visto il mio Lo stato di eccezione insieme a Silvia Buzzelli, docente di diritto penale internazionale all’Università Bicocca di Milano. Devo ringraziarla per avermi dato pressoché carta bianca all’interno del carcere".

"Diamo per scontata l’esistenza delle prigioni, ma non vogliamo affrontare le realtà che producono e le condizioni di coloro che le vivono" – continua Maccioni –. "Siccome sarebbe troppo penoso accettare l’eventualità che capitasse a noi stessi, tendiamo a considerare il carcere come qualcosa di avulso dalla nostra vita, una sorte riservata ad altri, un luogo ideologico per generici individui indesiderabili. Il che ci solleva dalla responsabilità di riflettere sulle problematiche concrete che affliggono i funzionamenti di tali strutture. Riflettere su questa presenza-assenza significa iniziare a riconoscerne i paradossi. Alle porte di Milano esiste un carcere dove a detta di tutti e sopratutto di chi lo vive “le cose funzionano”. Alcuni lo chiamano collegio, altri albergo a 5 stelle, sta di fatto che non è nulla di più di quello che un istituto penitenziario dovrebbe essere per garantire umanità e non essere semplice ricettacolo di nuovo crimine e sofferenza fine a se stessa. Un carcere “modello”, la cui efficienza viene però messa in costante discussione. Entriamo".

01/12/2012, 12:44