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DIEGO ARCIERO - Effetti Speciali Made in Italy


Tanta creatività in un settore del cinema italiano poco sfruttato. Gli effetti speciali per gli ultimi film dei Manetti bros. "L'arrivo di Wang" e "Paura 3D".


DIEGO ARCIERO - Effetti Speciali Made in Italy
Diego Arciero, autore degli effetti speciali in "Paura 3D"
Com'è cominciato l'interesse per questo mestiere?

"Tutto è incominciato tra il 98 e il 99 quando lavoravo per uno studio di stampa di microfilm.
Usavo una macchina molto simile alla verticale usata per i cartoni animati, una
cinepresa progettata nel 1967 "ing.Franzon" per filmare in verticale grafiche d'animazione.
Incuriosito mi sono presentato allo studio Anumundi e da quel momento ho incominciato a conoscere e a studiare tutte le fasi di produzione. Quando ho approfondito la parte della post-produzione ho capito che era quello il reparto per me. Ho poi conosciuto professionisti che mi hanno saputo indirizzare negli studi e dopo qualche anno ho avuto l'opportunità
di lavorare come Compositor Vfx. E' stata dura e come autodidatta forse un po' di pù visto che dovevo dimostrare di essere all'altezza dei miei colleghi.
Ma alla fine il mio sogno l'ho realizzato.

Quali sono state le esperienze lavorative più significative?

"E' difficile dirlo per me tutte mi hanno dato qualcosa. Ma a quelle a qui sono più grato per l'esperienza e soddisfazioni, sono le esperienze nel mondo dei cartoon sia 2D sia 3D.
Con le società Animundi per i Saurini e la Rainbow cgi per il primo film delle Winx.
Farei un Omessa se non dicessi che anche con la Palantir Digital ne ho avute, visto che ho potuto lavorare come compositor Vfx a un film Sci-f tutto italiano Guidato dai Manetti Bros.

Come hai preparato i film dei Manetti Bros?

"In realtà non posso parlare di come ho preparato il film "L'Arrivo di Wang", ma posso dire come ho compositato le scene che venivano dal reparto 3D al girato. Dove la difficoltà della lavorazione era nel rimuovere l'attore con la tutina verde e sostituirlo con L'alieno Wang tutto digitale. Una Volta rimosso con la tecnica di rotoscoping, bisognava ricreare ciò che c'era dietro, anche parti di attori oltre allo sfondo di scena".

Qual è il tuo campo preferito negli effetti?

"Il compositing, perché trovo bellissimo riuscire a integrare effetti o altro nella scena e non far capire dove si è intervenuti. Come diceva un mio caro amico se non si nota il tuo lavoro vuol dire che lo hai fatto bene!".

Cosa stai facendo in questo momento?

"Ho appena concluso alcuni effetti per la fiction "Caruso" e ora sono in un programma televisivo per il quale curerò la grafica di messa in onda. Perché oltre al Compositor vfx, mi occupo anche di Motion Desing.

Cosa dovrebbe fare il cinema italiano per favorire la produzione di film più ricchi di effetti?

"Crederci, come ci crediamo noi che ci lavoriamo. Il problema infatti è la sfiducia che si dà a prescindere a chi propone novità, il quale viene spesso deriso più che incoraggiato. Spesso se si riesce a concludere un film ricco di effetti speciali è perchè le persone che ci lavorano ci metto la passione!".

22/10/2012, 08:37

Stefano Amadio