Note di regia del documentario "L'Ultima Treves"
Sono stato anch’io libraio di una piccola libreria, la Nutrimenti di Portici. Era il 1995, conobbi allora Rosario Wurzburger che mi fu di grande aiuto nella comprensione della gestione e della conduzione di una libreria. Ho potuto vivere in prima persona l’esperienza del contatto e dello scambio intellettuale con le tante umanità che frequentano le librerie. Così quando seppi del pericolo che correva la storica libreria Treves, esistente dal 1896, sentii forte l’esigenza di raccontare la fine di qualcosa che fa parte della storia di una città, gestita da un personaggio di grande carisma come Rosario. In quella libreria sono passate persone coltissime ed analfabeti, tutti attratti da quell’ oggetto vivo che è il libro. Questa vicenda è emblematica del crescente declino in cui versano questo genere di librerie. Ho cercato anche di delineare un ritratto della figura del libraio, ne ho scelti alcuni che ho ritenuto rappresentativi, ne ho filmato il loro quotidiano, e li ho seguiti, quando si sono spostati per allargare il raggio d’azione del loro lavoro, fino a Parigi. L’ultima Treves è quindi un film sui librai, uguali e diversissimi in tutto il mondo. Un antico mestiere che rischia di scomparire a causa della logica dei grandi numeri che appartiene al mercato economico.
Una libreria è un luogo.
Una convivenza di mani, di voci, di silenzi.
Ospita milioni di vocaboli, la memoria.
Un luogo resiste come spazio e come tempo.
Cento anni.
Marcello Sannino