Fondazione Fare Cinema
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A Ferrara la mostra "Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti"


A Ferrara la mostra
Michelangelo Antonioni è stato uno dei padri della modernità cinematografica che ha oltrepassato i confini della settima arte: a lui Ferrara Arte e le Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, dedicano una grande mostra, a cura di Dominique Païni, in cui l'opera del maestro ferrarese verrà indagata alla luce del rapporto con le altre discipline artistiche, dalla musica alla fotografia, dalla pittura alla letteratura, attraverso l'accostamento delle sue creazioni alle opere che lui ha ammirato, che ha scelto di far apparire nei suoi film o che egli stesso aveva collezionato.

"Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti" percorrerà la parabola creativa di Antonioni attraverso l'accostamento dei suoi lavori a opere di altri artisti e cineasti, in un inedito e suggestivo dialogo tra film, pittura, letteratura e fotografia. Il fulcro dell'esposizione sarà costituito dallo straordinario fondo di oggetti e documenti relativi alla vita e all'opera del regista di proprietà del Comune di Ferrara. Si tratta di oltre 47.000 pezzi: film e documentari, fotografie di scena, sceneggiature originali, la biblioteca e la discoteca di Antonioni, l'epistolario intrattenuto con i maggiori protagonisti della vita culturale del secolo scorso (da Roland Barthes a Luchino Visconti, da Andrei Tarkovsky a Giorgio Morandi), premi, oggetti personali e molti altri materiali, che permetteranno di documentare, con rara esaustività, la vita e l'arte di uno dei più grandi cineasti del Novecento.

Ordinato in 11 sezioni tematico-cronologiche, il percorso espositivo sarà scandito da contrapposizioni che segnano la poetica del maestro: il periodo "del bianco e nero" e quello "del colore", la bellezza notturna della Bosè e la solarità della Vitti, le nebbie della nativa pianura padana e i deserti aridi e polverosi dei lungometraggi della maturità, il leitmotiv dell'"eroe malato" e il tema della vitalità della gioventù pop degli anni Sessanta, il fascino degli angoli nascosti dei parchi pubblici e quello dei rilievi misteriosi delle montagne incantate.

Per informazioni: qui.

24/09/2012, 09:21