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Note di regia del film "All'Ultima Spiaggia"


Note di regia del film
“All’ultima spiaggia” è uno sguardo ironico sull’Italia in cui ci tocca vivere, la crisi del paese vista attraverso l’occhio grottesco e disincantato della comicità. Ironica è la situazione che fa da cornice ai quattro episodi che compongono il film: un fantomatico reality show in cui per vincere bisogna dimostrare di essere il più disperato d’Italia. Sembra un appello surreale eppure si presentano in migliaia. Tutti in fila per raccontare la loro storia. E dalla variopinta folla emerge un affresco del paese che sarebbe terribilmente preoccupante se non fosse irresistibilmente comico. C’è di tutto: dai precari ai ricercatori, dai disoccupati agli insegnanti, dai vecchi pensionati ai giovani ed eccentrici emo. E poi ci sono loro: i nostri protagonisti. Persone normali, che si arrangiano, che arrancano, che sognano di svoltare attraverso una goffa rapina in banca, oppure sposandosi un’avvenente bellezza caraibica; truffando l’assicurazione o salendo sul primo aereo e lasciandosi tutto alle spalle. Ecco perché abbiamo scelto come protagonisti tanti comici: perché con le loro facce, così diverse da quelle di certi divi da copertina, incarnano alla perfezione questa normalità che costituisce la spina dorsale del paese. Una normalità fatta di piccoli imbrogli, di molte bugie, di grasse risate e di qualche autentico, sano, e pulito sentimento. Come quello che chiude il film: l’amicizia tra un milanese e un napoletano, tra un ricco imprenditore e un modesto portantino, tra il nord e il sud. Perché in fondo, malgrado tutto, noi italiani siamo ancora capaci di slanci inaspettati, forse l’unica grande risorsa che potrà far risorgere questo paese.

Gianluca Ansanelli