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"Stelle in Fiamme" su Rai Storia


Dal 12 luglio al 29 luglio 2012 alle ore 09:30 ed a settembre alle 19:00 su Rai Storia saranno trasmesse le 18 puntate di 55’ di "Stelle in Fiamme", opera di Italo Moscati prodotta dalla Paravalley per conto della Rai tra il 1989 ed il 1990.

Un grande racconto, un grande affresco. Le storie dei divi di Hollywod, di Cinecittà e delle capitali del cinema in un serial che intreccia documenti e brevi “sceneggiati”girati sui luoghi dove hanno vissuto, si sono affermati e si sono amati i personaggi più famosi dello spettacolo.

I nomi principali sono: Marilyn Monroe, Orson Welles, Rita Hayworth, Ingrid Bergman, Roberto Rossellini, Brigitte Bardot, Yves Montand e tanti altri di cui si presentano le biografie inquadrate nei tempi in cui sono vissuti e nello stesso tempo nel ricordo, spesso nella leggenda che ancora oggi costituisce sempre un grande motivo d’interesse.
Proprio cinquant’anni fa, nell’agosto del 1962, moriva Marilyn, l’attrice che è stata protagonista di grandi film spettacolari ma anche di vicende che appassionano per i suoi retroscena- si è suicidata o è stata uccisa, e da chi, chi era con lei la notte della morte? - e per la tenerezza che suscitano i suoi contrastati amori con personaggi famosi come il campione di baseball Joe Di Maggio, lo scrittore Arthur Miller, Montand; e gli amori segreti, sia per il presidente John Kennedy che per il fratello Bob. Le due puntate dedicate a Marilyn di “Stelle in Fiamme” contengono documenti originali, inediti, poco conosciuti, spesso mai visti in Italia prima dell’andata in onda per la prima volta della serie nel settembre del 1990.

Il ritorno della serie darà modo, soprattutto a un pubblico di giovani che hanno visto poco o sentito parlare solo dei grandi divi, di avvicinarsi a gran parte della seconda parte del Novecento, fino ai giorni nostri, di un fenomeno irripetibile: il cinema come penetrante, vera fotografia in movimento di un’epoca segnata da guerre e violenza ma anche un’epoca contraddistinta da una volontà di uscire dal dolore e dai problemi, per entrare in forme di intrattenimento di notevolissima qualità in cui si sono specchiate le emozioni di milioni di persone.

La serie svolge i suoi racconti su due piani. Da un lato, la rievocazione di fatti e personaggi, secondo scelte rigorose dei documenti rimontati con criteri nuovissimi di intreccio; dall’altro, brevi film “sceneggiati”, realizzati appositamente sui luoghi d’Italia in cui i divi si sono recati per turismo o lavoro, i divi che si sono mescolati a storie evocative, modellate sulle sensazione provocate da visite inattese e sorprendenti che suscitavano un clamoroso interesse dei giornali, specie dei settimanali popolari. Il grande schermo, i suoi protagonisti e la continuità di amori, sogni, drammi segnati dal fascino e dalla presa delle vicende presentate da Hollywood o da Cinecittà e da altri studios europei e mondiali.

L’effetto del grande cinema e dei suoi miti è sottolineati dall’inserimento di sosia degli attori e degli artisti considerati. Vennero pubblicati sulla stampa nazionale avvisi per richiamare l’attenzione di giovani che pensavano di somigliare a Marilyn o a Rita o a Brigitte, eccetera; si presentarono a migliaia, giovani in cerca di fortuna nello spettacolo ( e molti lo hanno avuto: ad esempio Francesca Neri) o sconosciuti in cerca di apparire anche solo per un momento nel cinema che li aveva fatti sognare.
Il cinema come passione, come storia, come storia del costume, come epica di anni che svegliano memorie e pensieri.

La serie ebbe molto successo e più volte replicata negli anni 90. Ed è stata presentata in vari festival internazionali. Le due puntate dedicate Marilyn sono state proiettate al Festival del cinema di Taormina, una delle manifestazioni più importanti del mondo, incrocio dei divi, prestigioso appuntamento per l’arte di un cinema indimenticabile, ancora vivo.

26/06/2012, 10:01