Note di regia del documentario "Carta
Bianca. Storie di Gibellina Nuova"


Note di regia del documentario
Gli spazi in cui abbiamo operato hanno una storia particolare: un quartiere di case popolari, lotti assegnati ad estrazione per opera del comune durante la ricostruzione della città nuova, dopo il terremoto avvenuto nella Valle del Belice nel gennaio 1968.

Le case del quartiere interessato sono un esempio radicale e controverso dell’applicazione del modello delle città-giardino: le abitazioni hanno un doppio accesso, da un lato si può accedere alle case attraverso le strade pedonali, dall’altro attraverso le strade carrabili.

Data la scala della città, gli accessi alle abitazioni che si affacciano sulle strade carrabili, al contrario rispetto quanto previsto dai progettisti, risultano utilizzati in modo più frequente, sia dagli abitanti che utilizzano spesso l’auto anche per piccoli spostamenti all’interno del paese, sia da chi viene a visitare la città, con il risultato di offrire allo sguardo ciò che dovrebbe essere il retro dell’abitazione.

Queste architetture, per quanto contraddittorie, sono un segno forte sul territorio che racconta le alterne vicende della ricostruzione post-terremoto: le soglie che separano l’ambiente domestico dall’esterno, lo spazio privato da quello pubblico, costituiscono infatti una zona intermedia, che mette in discussione il rapporto attuale e la dinamica di relazione presente tra l’interno e l’esterno delle case.

All’interno di questo contesto, abbiamo proposto un laboratorio che ha coinvolto alcuni abitanti del quartiere, sperimentando insieme a loro la realizzazione di un racconto multimediale, con l’obiettivo di restituire, attraverso un racconto riflesso, una porzione di storia che finora non ha avuto modo di essere raccontata.

Lo strumento principalmente utilizzato è quello della video intervista che ci ha permesso di entrare gradualmente in contatto con i partecipanti – ai quali abbiamo dato carta bianca nel raccontarci il loro vissuto e il loro rapporto con la città nuova – racconti che si incentrano su alcune tematiche principali: le storie personali, il terremoto e la ricostruzione, Ludovico Corrao, la situazione attuale della città.

Una volta elaborati i racconti, abbiamo proposto ai partecipanti di esporsi in prima persona in occasione di una giornata pubblica finale, allestendo alcune postazioni multimediali (audio, video e performative) negli spazi compresi tra la strada e l’ingresso delle loro abitazioni e organizzandole in un percorso che si snoda attraverso il quartiere.

Il videodocumentario è realizzato a partire dai materiali forniti dai partecipanti, racconti e immagini che narrano non solo le storie personali, ma danno uno spaccato della città oggi, dove cittadini, territorio e arte si contendono spazi concreti e immaginari.

Annamaria Craparotta