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Anteprima a Fabriano de "I Giorni Scontati"


Anteprima a Fabriano de
Dopo aver ricevuto il doppio premio da Pier Giorgio Bellocchio, figlio del regista Marco, per il miglior film e il miglior attore – Roberto Herlitzka in "Cose Naturali" – al RetroFilmFestival di Perugia, tra oltre 150 opere in concorso, il regista bolognese Germano Maccioni sarà ospite nella prestigiosa cornice del Festival Poiesis a Fabriano, sabato 26 maggio presso il cinema Montini, con l’anteprima nazionale del suo nuovo documentario "I Giorni Scontati". Ad anticiparne la proiezione i fratelli Taviani con il loro "Cesare deve Morire", trionfatori alla 56esima edizione dei David di Donatello e Leone d’Oro alla 62esima Berlinale, e l’incontro presentato dal critico Tatti Sanguineti, già diretto da Maccioni proprio in "Cose Naturali".

La condizione carceraria in Italia è infatti uno dei grandi temi affrontati nella quinta edizione di Poiesis, il festival di Fabriano che dal 25 al 27 maggio diventa il centro della produzione culturale italiana e internazionale con incontri, dibattiti, mostre, spettacoli e concerti. Il pomeriggio di sabato 26 maggio prevede due appuntamenti che aprono un importante momento di riflessione e discussione su questo attualissimo e scottante argomento. Si inizia alle 14.30 presso il cinema Montini con la proiezione del pluripremiato film "Cesare deve Morire", realizzato dai fratelli Taviani con i detenuti della sezione di alta sicurezza del carcere di Rebibbia, a cui segue alle 16.00 l’incontro con i due cineasti, presentato dal critico Tatti Sanguineti. Si continua alle 17.00 presso sempre al cinema Montini con Sprigionar la forza (celle: la galera, il coma), un dialogo tra Alessandro Bergonzoni e Luigi Manconi, che daranno vita ad un confronto su libertà, pena e diritti.

Sono i medesimi temi affrontato da Maccioni ne I giorni scontati, interamente girato nel 2011 presso la Casa circondariale di Lodi. "Fui contattato direttamente dalla direttrice dell’istituto Stefania Mussio" – racconta il regista bolognese – "che aveva visto il mio Lo stato di eccezione insieme a Silvia Buzzelli, docente di diritto penale internazionale all’Università Bicocca di Milano. Devo ringraziarla per avermi dato pressoché carta bianca all’interno del carcere".

"Diamo per scontata l’esistenza delle prigioni, ma non vogliamo affrontare le realtà che producono e le condizioni di coloro che le vivono" – continua Maccioni –. "Siccome sarebbe troppo penoso accettare l’eventualità che capitasse a noi stessi, tendiamo a considerare il carcere come qualcosa di avulso dalla nostra vita, una sorte riservata ad altri, un luogo ideologico per generici individui indesiderabili. Il che ci solleva dalla responsabilità di riflettere sulle problematiche concrete che affliggono i funzionamenti di tali strutture. Riflettere su questa presenza-assenza significa iniziare a riconoscerne i paradossi. Alle porte di Milano esiste un carcere dove a detta di tutti e sopratutto di chi lo vive “le cose funzionano”. Alcuni lo chiamano collegio, altri albergo a 5 stelle, sta di fatto che non è nulla di più di quello che un istituto penitenziario dovrebbe essere per garantire umanità e non essere semplice ricettacolo di nuovo crimine e sofferenza fine a se stessa. Un carcere “modello”, la cui efficienza viene però messa in costante discussione. Entriamo".

Nel documentario spicca la presenza di Francesco Maisto, presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna, "una figura che mi ha rievocato quasi un personaggio uscito da un romanzo di Sciascia, una sorta di Virgilio che mi accompagna nell’inferno del carcere, non di Lodi strettamente inteso ma aprendo squarci nel panorama nazionale".

Il documentario diretto da Germano Maccioni uscirà in dvd il prossimo autunno per l’editore romano Sandro Teti. "Nel frattempo si aprirà la strada dei festival, oltre a confidare in un futuro passaggio televisivo sulla Rai come per Lo stato di eccezione, all’epoca sembrava quasi impossibile. Con Articolture sto infine lavorando a un film sulla vita di Giovanni Lindo Ferretti e sul suo nuovo progetto di teatro equestre, Saga. Il Canto dei Canti, mentre Cose naturali prosegue il suo cammino fortunato, in concorso al festival internazionale de Contis in Francia".

23/05/2012, 17:02