L'intera programmazione del mese di maggio del
Circolo del Cinema Dino Risi di Trani sarà dedicata alla lunga, variegata e mutevole filmografia di
Tinto Brass. "
Lo schermo tattile. Il primato del significante sul significato. Inquadratura, montaggio, linguaggio, rivoluzione dei generi nel cinema di Tinto Brass" è il titolo della retrospettiva, curata da
Lorenzo Procacci Leone e da
Vito Santoro con la collaborazione di
Claudio Bernabei, e dedicata al regista veneziano, che sarà a Trani per un incontro pubblico venerdì 25 maggio 2012.
Grande attenzione sarà riservata alla produzione ante "
Chiave" del regista veneziano, quella cioè politica, contestativa di fine anni Sessanta, inizio anni Settanta, con film straordinari, inimitabili, i cui titoli suonano come veri e propri slogan: "
Col cuore in gola", "
Nerosubianco", "
L'urlo", "
Chi lavora è perduto". Opere postmoderniste ante litteram in cui pop art, fumetto, gusto citazionista, echi di nouvelle vague, sperimentalismo si fondono insieme. "
Il primato del Significante sul Significato" - ha scritto Brass nella nota scritta appositamente per il catalogo della retrospettiva tranese - "
non è solo una costante del mio cinema, ma ne è I'elemento qualificante. Sia che mi occupi di temi politici, storici o sociali (il c.d. “cinema impe- gnato"), sia che mi dedichi alla sessualità e all’erotismo (il c.d. periodo DC, nel senso di “Dopo Chiave” e non “Dopo Cristo" o Democrazia cristiana). Da esso discendono infatti la centralità del montaggio, I’ossessione figurativa, i giochi di macchina e di parola, l’ironia e l’autoironia, la sensua- lità e lo sberleffo carnale, la cifra non di rado grottesca, paradossale, dark, drag, trash, gore, splatter, hard, iperbolica e surreale del mio cinema, la rabbia spesso e volentieri beffarda, sulfurea e anarchica che lo percorre".
Naturalmente non mancheranno quei lavori che hanno reso il regista veneziano il maestro indiscusso dell'eroismo cinematografico, da "
La chiave", a "
Miranda", da "
L'uomo che guarda" a "
Snack bar Budapest".