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V-ICTORY - Si può parlare di omosessuali nello sport?


La trasmissione tv di Paolo Colombo proposta dal festival GLBT "Da Sodoma a Hollywood": i gay nello sport ci sono? Possono dichiararsi?


V-ICTORY - Si può parlare di omosessuali nello sport?
"V-Ictory" è una trasmissione di approfondimento sportivo di La7, condotta dal giornalista Paolo Colombo: qualche tempo fa fece molto parlare di sé per aver rotto un tabù, quello dell'omosessualità nello sport.

Due puntate che ora il festival torinese Da Sodoma a Hollywood ha riproposto montate in un documentario che fa da capofila di un'interessante sezione, il Focus: L'ultimo tabù, Le "nostre olimpiadi". Una scelta che convince per il tema ma non per la forma, perché il montaggio proposto in sala è una riproposizione della trasmissione (con gli stacchi e addirittura i "ci vediamo alla prossima puntata"...) che nulla ha del documentario.

Questo ovviamente non inficia i contenuti, che specie nella prima parte - dedicata ad alcune storie toccanti, come quella dell'attaccante inglese Justin Fashanu, suicida perché calciatore gay abbandonato da tutti dopo il suo outing - portano alla luce l'oscurantismo becero di un mondo che si vuol mostrare macho e non permette a nessuno debolezze di sorta (anche se i baci di esultanza mostrati nei servizi, in alcuni casi, fanno pensare diversamente...).

La seconda parte, con le confessioni di escort e di gigolò che avrebbero fatto sesso con questo o quel calciatore (senza mai fare nomi) è meno incisiva. Resta comunque il grande pregio di non aver taciuto e di aver provato a smuovere l'omofobia di un mondo chiuso come quello dello sport, del calcio in particolare e del calcio italiano ancor di più.

23/04/2012, 19:00

Carlo Griseri