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BUONA GIORNATA - Storie di ordinaria quotidianità dell'Italietta


Sette episodi, intrecciati fra loro, per raccontare una tipica giornata italiana. Il nobile decaduto-Christian De Sica, il deputato a rischio galera-Lino Banfi, l'evasore fiscale-Maurizio Mattioli e il venditore di domotica-Diego Abatantuono sono solo alcuni dei numerosi personaggi raccontati da Carlo Vanzina. In sala da venerdì 30 marzo con Medusa.


BUONA GIORNATA - Storie di ordinaria quotidianità dell'Italietta
Venghino signori, venghino a vedere il ridicolo spettacolo di un Paese che fu commedia dell'arte e che oggi sembra piuttosto una grossa barzelletta.

Per "Buona giornata", regia numero cinquantatre della propria carriera, Carlo Vanzina torna a ripercorrere in lungo e in largo lo Stivale, per raccontare brevi storie di italiani di oggi.

Nei sette episodi i Vanzina tentano di inserire le più disparate "tendenze" apparentemente in voga nel Bel Paese: dalle escort a catalogo ai politici che si fanno allietare dai trans, dai manager succubi della tecnologia ai peggiori evasori fiscali, ciò che ne esce è una sorta di giungla urbana il cui unico modo per sopravvivere sembra essere quello di fregare chi ti sta vicino.

Anche se il cast risulta variegato e abbondante, non convince l'utilizzo che viene fatto dei "vecchi leoni" della commedia Lino Banfi, Diego Abatantuono e Christian De Sica, a cui viene richiesto di enfatizzare quelli che furono i propri cavalli di battaglia nei '70/'80, ma che oggi finiscono per sembrare una caricatura di se stessi.

Funziona invece alla perfezione l'accoppiata Maurizio Mattioli - Gabriele Cirilli, nel film un imprenditore romano che evade il fisco e il suo fedele segretario, che giocano sul romanaccio riuscendo a non scadere nella macchietta.

Se certe storie sembrano cucite addosso ad alcuni attori, altre sembrano scritte in funzione dei partner commerciali, come nel caso dell'episodio con protagonista Teresa Mannino, che va ben oltre il semplice product placement, sembrando piuttosto un vero e proprio spot per le ferrovie dello Stato.

Il film distribuito da Medusa, uscirà nelle sale il 30 marzo in 500 copie.

28/03/2012, 09:40

Antonio Capellupo