Alla Cineteca di Bologna il rarissimo "Femmes Femmes" di Paul
Vecchiali, che impressionò Pasolini a Venezia nel 1974


Alla Cineteca di Bologna il rarissimo
Sono ancora commosso, sconvolto, faccio fatica a parlare perché, confesso, mi è successo raramente di vedere in questi ultimi anni un film così bello e così commovente”. È la voce di Pier Paolo Pasolini, per chi l’ha potuta ascoltare a Venezia, nel 1974, subito dopo la proiezione un film mai uscito in Italia, oggi rarissimo, diretto dal regista corso Paul Vecchiali.
Parliamo di "Femmes, femmes" e dell’influenza che questo film ebbe sull’ultima fatica pasoliniana, "Salò o le 120 giornate di Sodoma", realizzato da PPP immediatamente dopo e per il quale scelse le due attrici protagoniste della pellicola di Vecchiali, Hélène Surgère e Sonia Saviange.
Ma non si ferma qui l’omaggio pasoliniano a "Femmes, femmes": ne scrisse, esaltandolo, sulla “Nouvelle Revue Française”, e – soprattutto – scelse un intero dialogo che citò nel suo Salò.

La Cineteca di Bologna, che dedica l’intero mese di marzo al Cinema eretico di Pier Paolo Pasolini – questo il titolo della retrospettiva creata per i novant’anni dalla nascita di PPP –, recupera il capolavoro misconosciuto di Paul Vecchiali, costruendogli attorno la giornata di giovedì 22 marzo 2012: alle ore 17.30 al Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65), apre il programma "Salò o le 120 giornate di Sodoma" (presentato dall’italianista Marco Antonio Bazzocchi), seguito dall’ultima intervista rilasciata da Pasolini, due giorni prima della morte, il 31 ottobre 1975, alla televisione francese.
Alle ore 22.30, quindi, "Femmes, femmes" di Paul Vecchiali, in versione originale francese con sottotitoli italiani, presentato da Stefano Casi.

21/03/2012, 12:27