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"Il generale dei Briganti" - Due puntate su Raiuno


Un argomento interessante in un periodo storico ricco di eventi. La vita romanzata di Carmine Donatelli detto Crocco, durante l'unificazione dell'Italia.



Daniele Liotti è "Il Generale dei Briganti"
Paolo Poeti è uno tra i migliori registi televisivi italiani e "Il generale dei Briganti" lo conferma, malgrado i limiti imposti dal momento che attraversa la nostra fiction.

Due puntate in onda su Raiuno, domenica 12 e lunedì 13 febbraio, che narrano la storia, ampiamente rimaneggiata, del brigante lucano Carmine Crocco il quale, si schierò con i Borboni e contro i Savoia durante la risalita a nord di Garibaldi nell'unificazione dell'Italia. Daniele Liotti interpreta il brigante gentile, costretto dagli eventi a mettersi fuori legge, ma che cerca di conservare l'onestà che altri briganti hanno perduto o non hanno mai avuto.

Il fascino delle storie di brigantaggio in Italia è forte, ma nella storia scritta da Poeti, Antonio Ferraro (soggetto) e Giovanna Koch (sceneggiatura) è condita da relazioni amorose, indispensabili per il pubblico di Raiuno, che addolciscono avventure e vicende che spesso, nella realtà, sfiorarono il macabro.

Lo sceneggiato è godibile e prevedibile, ma al momento, agli autori televisivi, non è permesso spingersi oltre la soglia del didascalico, del facilmente comprensibile ai limiti del sottotitolato. Paolo Poeti sa fare di più; nei primi anni 90 diresse serie e miniserie di grande spessore e originalità, ma il periodo storico era certamente diverso.

Nella fiction si notano un po' troppe comparse che riempiono la scena, come se ogni paese della "Provincia di Basilicata" fosse un fiorente centro agricolo di produzione e scambi. Una messa in scena che sembra voler sostenere la tesi di un regno borbonico florido e di grandi opportunità fino allo sventurato arrivo dei piemontesi, causa di ogni male del mezzogiorno. Probabile, ma un po' di desolazione avrebbe dato maggior forza e significato al fenomeno del brigantaggio, diffuso in tutta Italia non solo come rifugio dai soprusi, ma vera e propria soluzione malavitosa per sfuggire alla fame spietata.

Nel cast, oltre a Daniele Liotti, la misurata Christiane Filangieri, Raffaella Rea, Massimo Bonetti e Massimo Dapporto. Da sottolineare David Coco che interpreta forse l'unico personaggio ricco di coinvolgenti aspetti negativi che lo rendono più umano e credibile di tutti.

10/02/2012, 09:00

Stefano Amadio