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Diane Fleri: "Ficarra e Picone rendono
buffe le donne, cosa rara in Italia"


Diane Fleri:
Sei finita sul set di due attori-registi. Raccontaci un po' la tua esperienza.
Il fatto che siano due ha reso tutto più vivo, fonte di dibattito, anche perché per fortuna si assomigliano poco e nessuno dei due è stato mai disposto a cedere facilmente sulle proprie idee. Inoltre ascoltavano volentieri pareri esterni. Il fatto che siano attori è stato di grande godimento per me, poiché non avevo mai lavorato prima d'ora con attori comici e il loro ritmo, i loro toni, le loro espressioni, i loro corpi portano nuovo gioco alla recitazione, dal quale è inevitabile farsi prendere. Ho avuto anche qualche splendido momento di improvvisazione. Il fatto che siano registi ha reso tutto più facile dal punto di vista attoriale, perché mentre reciti non ti devi chiedere se al regista, che sta chissà dove, sta piacendo la scena, ma semplicemente dialoghi e lavori direttamente con loro. Si toglie una patina dalla figura del regista, è più chiaro ciò che vogliono, anzi lo fanno essi stessi.
 
Chi è Sonia, e quanto di Sonia c'è in Diane?
Sonia è una ragazza solare, e in questo ci assomigliamo. È molto legata ai suoi amici di vecchia data Ficarra e Picone, e anche in questo siamo simili anche se non sono di vecchia data. A un certo punto va a vivere all'estero, e torna a trovarli in occasione di un matrimonio. Crede nell'amore e non ha mai smesso di rimanere quella ragazza semplice e vispa che era prima di partire: grazie al cielo ci assomigliamo anche in questo. Crede nell'amicizia, ma ha le idee confuse e tende a complicarsi la vita. Purtroppo le assomiglio anche in quest'ultimo aspetto. 

Gli equivoci dell'amore sono alla base di questa nuova commedia diretta da Ficarra e Picone. L'amore è un tema molto ricorrente nei film. Cosa ha di diverso questo lungometraggio dagli altri, che trattano lo stesso argomento?
M'immagino che si siano ritrovati un giorno a guardarsi nelle palle degli occhi e si siano detti "vogliamo tirarci su le maniche e affrontare anche noi questo benedetto tema dell'amore???". Ma credo che più che di una vocazione, si sia trattata di una sfida. E per essere sicuri di non scapparne strada facendo, hanno voluto mettersi ben bene i bastoni tra le ruote, scegliendo non una, ma tre donne diverse, per raccontare amori, cotte e stati d'animo…e non hanno avuto pietà! Ci prendono e si prendono in giro portando all'estremo ogni situazione, rendendo buffe anche le donne, cosa rara in Italia, e infierendo con la loro comicità sui momenti più drammatici. Nonostante ciò traspare poesia e delicatezza nel loro modo di guardare all'amore.

05/11/2011, 13:41