Fondazione Fare Cinema
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"Passannante" chiude la quinta edizione del Moliterno-Agri(In)Corto


Con la proiezione (fuori programma) all’Istituto Statale Ferdinando Petruccelli Della Gattina (ore 11.00) del film di Sergio ColabonaPassannante” (2010), si chiude la quinta edizione delle giornate del cinema a formato medio e breve “Moliterno-Agri(In)Corto”.

La pellicola di Colabona ricostruisce le vicende del cuoco lucano Giovanni Passannante, passato alla storia per aver attentato nel 1878 alla vita del re Umberto I con un coltellino. Condannato a morte, bruciata la casa, rinchiuse in manicomio la sorella e la madre, fatto cambiare il nome del suo paese natale da Salvia a Savoia di Lucania, Passannante si vide commutata la pena capitale in carcere a vita. Detenzione pesantissima fu quella che scontň penitenziario di Portoferraio, sull’Isola d’Elba, e lo ridusse ad una larva umana. Finché, del caso Passannante, non si interessň un parlamentare, Agostino Bertani, e una giornalista Anna Maria Mazzoni. Cosě l’anarchico di Salvia dal carcere passň in un manicomio di Montelupo dove morě nel 1910 a sessantuno anni. Ma anche la morte non mise fine alle pene di Passannante, il suo corpo fu decapitato e il cranio e cervello vennero messi esposti al Museo Criminale di Roma dove sono rimasti fino al 2007. Quando, grazie alla battaglia civile dell’attore Ulderico Pesce (presente anche nel film) i resti del cuoco anarchico hanno trovato sepoltura nel paese natio di Savoia di Lucania, anzi di Salvia di Lucania. Tutto questo racconta il film (tra i piů belli usciti nell’ultima stagione) di Colabona il quale in maniera encomiabile e con un impegno rigoroso (a prescindere da ogni giudizio) rispolvera dal dimenticatoio della storia questa straziante vicenda umana che ha all’origine, non un impulso criminale, ma solo una forte tensione civile e politica.

La quinta edizione di "Moliterno-Agri(In)Corso" č stata promossa dalla Regione Basilicata e curata da Mimmo Mastrangelo.

14/10/2011, 17:37