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"Headhunters" ed "Hell": due anteprime in Piazza Grande


Al Festival di Locarno proiettati il film norvegese “Headhunters” di Morten Tyldum ed “Hell”, opera prima del regista svizzero Tim Fehlbaum.



Il cast del film "Headhunter"
Anteprima mondiale in Piazza Grande per i film “Head- hunters” (Norvegia) di Morten Tyldum ed “Hell” (Germania/Svizzera), opera prima del regista svizzero Tim Fehlbaum.

Headhunters” narra la storia di Roger ("il cacciatore di teste") che apparentemente ha tutto dalla vita: successo, una bellissima moglie e vive in una casa che č quasi una reggia. Pero’, per far fonte alle sue necessitŕ economiche, Roger č un abile ladro di opere d’arte. Appare quindi un amico della moglie, Claus, che ha un quadro che potrebbe risolvere definitivamente i problemi finanziari del protagonista. Il piano č perfetto ma al momento di concludere il furto Roger trova qualcosa che gli cambierŕ completamente la vita obbligandolo a fuggire. Da questo momento suspance e colpi di scena inaspettati non mancano ed il regista riesce a tenere alta la tensione fino alla fine. Un film veramente avvincente e coinvolgente che mette "diabolicamente" in scena il crollo dell’universo di un antieroe, che perde ogni punto di riferimento e deve sottrarsi a trappole mortali.

Hell” , invece, narra una storia singolare. Il sole, unica fonte di vita, č impazzito ed č diventato cosi’ potente da trasformare la Terra in una arida e brulla distesa. Proteggersi dagli accecanti raggi del sole č diventato quindi l’unica condizione per restare in vita. Lo sŕ bene la protagonista Marie, che insieme alla sorellina Leonie e a Philippe viaggia su un’automobile dai vetri oscurati alla ricerca di una montagna dove si dice che ci sia l’acqua. Durante il viaggio un quarto passeggero, Tom, si unisce a loro. E’ un esperto meccanico e alla lunga diventerŕ indispensabile per continuare il viaggio ma questo non basta e si alza la tensione e la paura che possa approffitare della situazione. La comitiva finisce poi in un’imboscata, č l’inizio di una lotta per la sopravvivenza...
Ottima pellicola anche questa, dove il regista, alla sua opera prima, č in grado di mostrarci per immagini, con una fotografia polverosa, afosa ed abbagliante la tensione e la paura dell’uomo che č impotente di fronte ai suoi istinti primordiali e di fronte alla potenza di madre Natura.

05/08/2011, 11:51

Luca Corbellini