Fondazione Fare Cinema
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Note di regia de "Il Limite"


Note di regia de
Durante le riprese di una trasmissione per l’emittente Sky, ho passato tre settimane a bordo di una nave della Guardia Costiera, osservando le complesse manovre per ormeggiare, la tensione durante la navigazione notturna, la vita di bordo e le ferree regole dettate dalla gerarchia, ma soprattutto ho provato a capire cosa volesse dire “essere un buon marinaio”.
L’estate scorsa “l’emergenza clandestini” veniva riproposta dai telegiornali con il consueto bollettino di dispersi al largo delle nostre coste. Nessuna immagine riusciva però a darmi informazioni più approfondite sulle condizioni del viaggio, la durata, le motivazioni, le difficoltà. In particolare, su come potesse essere per le donne incinte e i bambini.
Solo andando sul posto e parlando con le persone coinvolte (operatori, giornalisti locali, avvocati, poliziotti, marinai) ho potuto rendermi conto di ciò che accade veramente e capire come da semplici dettagli nel racconto della traversata emergano storie incredibili.
La costruzione narrativa del documentario sarà dettata dal susseguirsi degli avvenimenti ripresi durante l’inverno e la primavera nella ex clinica occupata di Torino e nell’arco di un’ estate lungo la costa meridionale della Sicilia. Il quotidiano di alcuni pescatori di Portopalo e dintorni sarà alternato a quello degli ufficiali della Guardia Costiera in attività lungo la costa e dei migranti che dalla Sicilia sono giunti a Torino. Fulcro della storia saranno i personaggi stessi. Lasciando ampio spazio alla loro auto-rappresentazione il film racconterà i loro aspetti più intimi, esaltandone il lato ironico e poetico.
L’approccio sarà quello tipico del cinema d’osservazione, un’osservazione vicina e partecipe, sostenuta dall’empatia tra chi riprende e chi viene ripreso.

Rossella Schillaci