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"Ha visto il montaggio analogico?", un divertito
- ma serio - manuale contro i cinefili snob


E' un lavoro curioso e interessante quello firmato da Andrea Pergolari e Guido Vitiello per Lavieri Editore, "Ha visto il montaggio analogico? Ovvero dieci capolavori misconosciuti del cinema minore scelti per la rieducazione del cinefilo snob".

I due autori, scrive Alberto Pezzotta in quarta di copertina, non sono "accademici in vena di sfoggio. Il loro scopo non è nobilitare i film che amano. Tali film, infatti (da "Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno" di Luciano Salce a "Gran bollito" di Bolognini), non ne hanno bisogno. Sono già nobili. Solo che non se ne è accorto quasi nessuno. I tanti che li hanno apprezzati, spesso, l’hanno fatto con un misto di senso di colpa e di esibizionismo trash (questo sì, snobistico)".

Non bisogna fermarsi all'apparenza: il libro è presentato con ironia, sia nella scelta del titolo sia nell'impostazione data dagli autori, ma l'aspetto critico e di riflessione sul cinema italiano degli ultimi decenni è serio e curato.

Vitiello e Pergolari riescono a raccontare dieci film facendo capire a tutti - con linguaggio tecnico ma ampiamente comprensibile - i motivi della loro scelta, una selezionata fatta con cura, contro la moda recente di rivalutare qualunque cosa, un calderone in cui viene ora definito "capolavoro" qualunque film sia stato messo all'indice ai suoi tempi.

Pergolari e Vitiello sono "l’anti-trash", e riescono a far appassionare anche chi - come chi scrive - non ha mai visto alcuno dei dieci titoli qui raccontati, e che a libro finito è spinto a decidere da quale dei dieci iniziare la riscoperta.

03/05/2011, 08:48

Carlo Griseri