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Note di regia del film "Dance For Life"


Note di regia del film
Il film “Dance For Life” trae la propria forza dalla rappresentazione di valori universalmente condivisibili attraverso il rapporto uomo-donna, genitore-figlio vissuti però con grande discrezione e semplicità, senza troppe parole, ma con la saggezza degli sguardi e la bellezza dei sentimenti.
Un film dove l’emozionalità è discreta ma intensa, dove si rifugge tutto ciò che è plateale e ci si immedesima per la riservatezza delle situazioni.
Il protagonista, giovane ballerino, si trova di fronte ad una serie di accadimenti riguardanti sia l’attività professionale che la vita privata. Reagisce grazie alla sua formazione ed al suo background che gli permettono di capire e fare la scelta giusta, scelta che va in una direzione contraria a quella in cui va il mondo di oggi. A contribuire c’è un gruppo di amici discreti e sinceri, un padre presente e saggio, una ragazza silenziosamente innamorata.
Un film che, sullo sfondo e con il pretesto di una competizione tra decine di giovani danzatori, rappresenta uno spaccato onesto ed emozionante del mondo della danza.
Un mondo in cui, dopotutto, la cosa più importante è vincere la sfida con se stessi.
L’utilizzo di potenti strumenti ottici, gli obiettivi della fotocamera di Richard, uno dei protagonisti, vuole inoltre rappresentare uno sguardo supremo che si addentra nell’animo dei ballerini e coglie, e rappresenta, emozioni, sentimenti, sofferenze, gioie di chi ha deciso di dedicare la propria vita alla danza perché attraverso la danza riesce a dare spazio alla propria creatività, alla propria spiritualità, alla propria purezza d’animo.
Attraverso i protagonisti di questa opera si vuole anche tentare di trasmettere il messaggio che frequentare discipline artistiche quali la danza significa vivere il proprio “io” libero da condizionamenti. Ecco perché tra i ragazzi non esiste rancore.

Francesco Mazza