Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Una Bella Giornata per Checco Zalone


"Che Bella Giornata", prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi e distribuito in sala da Medusa, secondo film per il sorprendente comico pugliese, diretto da Gennaro Nunziante con l'esordiente Nabiha Akkari ed un sempre bravo Rocco Papaleo. Un punto di vista scorretto ma sincero sui comportamenti ed i difetti degli italiani.


Una Bella Giornata per Checco Zalone
Evviva la commedia! Checco Zalone non sarà Alberto Sordi ("non sono neanche l'unghia di Sordi" ha detto in conferenza stampa), ma, con "Che Bella Giornata" riesce a raccontare il nostro paese con la giusta schiettezza che fa gridare al "politicamente scorretto". Tra arabi terroristi, italiani incapaci, ignoranti e raccomandati, preti che si occupano di tutto fuorché della fede, si muovono a proprio agio sia Zalone sia il regista Gennaro Nunziante.

La storia è semplice ma ben costruita con il protagonista Checco, pugliese trapiantato a Milano, che aspira a lavorare nel settore "sicurezza" e grazie agli agganci parrocchiali riesce a entrare in Duomo alle dipendenze del Vescovo. La sua carriera di "security man" nella sede e nel museo vescovile, comincia con una serie di pasticci colossali che costringono i prelati a trasferirlo sul tetto del Duomo, solo, a guardia della Madonnina. Checco Zalone, grazie al suo ruolo e alla sua manifesta stupidità, è il tramite perfetto per portare a termine, a sua insaputa, un attentato proprio al simbolo della cristianità milanese. I terroristi arabi gli mettono alle costole una ragazza di bell'aspetto (Nabiha Akkari) con lo scopo di far giungere il loro ordigno proprio ai piedi della statua dorata. Come da manuale Checco si innamora della ragazza e la introduce nella sua vita familiare che più meridionale non si può: battesimo interminabile, grandi abbuffate, miriadi di parenti, ma anche affetto e amicizia che le fanno, se non cambiare, almeno addolcire le sue idee sul nostro paese.

Detta così sembra facile, ma la qualità del film, il pregio e non il difetto è proprio nello svolgimento e nel carattere dei personaggi che di fronte agli argomenti "alti" si mostrano di una sincerità disarmante, divertente e non superficiale o retorica. Qualcuno si sentirà offeso, qualcun altro lo dirà pubblicamente (il politico sciocco di turno), ma di certo l'approccio con alcune tematiche, tipo le missioni di pace, è più sincero in questo film che in mille proclami governativi. Forse Checco Zalone spinge troppo sugli strafalcioni linguistici, ma il personaggio riesce divertente e sincero. La Porsche Cabriolet a gas lo inquadra perfettamente sin dall'inizio. Ottima l'interpretazione degli altri attori, con in testa Rocco Papaleo nei panni del padre di Checco, militare di ritorno dalla missione in medio-oriente. Sua la battuta: (riferito alla moglie) "...un giorno che so' tornato e già mi manca la trincea".

"Che Bella Gionata" uscirà in 600 copie (forse di più) il 5 gennaio 2011 distribuito da Medusa e sarà un altro passo, dopo "Benvenuti al Sud" e "La Banda dei Babbi Natale" verso la rinascita della commedia svincolata dai moribondi cinepanettoni.

02/01/2011, 19:16

Stefano Amadio