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La bellezza mutante che affiora e mostra al contempo
forza in "Les Signex Vitaux" di Sophie Deraspe


La bellezza mutante che affiora e mostra al contempo forza in
Simone è una ragazza che, dopo aver avuto un brutto incidente che le ha tolto l’uso delle gambe, in occasione della morte della nonna rientra a Quebec City.
Qui si ritrova a fare i conti con la quotidianità della vita e si approccia come volontaria in un centro di cure palliative per malati terminali. Decide così di rivedere radicalmente la sua vita, abbandonando gli studi e il ragazzo che frequenta per dedicarsi completamente ai pazienti del centro. Inizia così un percorso di conoscenza degli ammalati per accompagnarli all’aldillà e questa dicotomia vita/morte sembra essere una linfa vitale per lei che forse nasconde solo la paura di affrontare le proprie debolezze.

Non facile l’argomento affrontato dalla regista Sophie Deraspe in "Les Signex Vitaux", il richiamo all’eutanasia è chiaro. La regista ha parlato così del suo film: “il mio lavoro sulla finzione parte sempre da un’accurata ricerca ed attinge profondamente dal mondo del documentario. La macchina da presa così cattura nel film gli effetti del tempo, i segni delle ferite ed i momenti di piacere impressi sui loro corpi e sui loro volti. Una sorta di bellezza mutante che affiora e mostra al contempo forza e fragilità”.

28/11/2010, 16:43

Luca Corbellini