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“127 Ore” di Danny Boyle: un inno alla vita ed al coraggio


“127 Ore” di Danny Boyle: un inno alla vita ed al coraggio
Tratto da una storia vera, “127 Ore” di Danny Boyle è un inno alla vita ed al coraggio di combattere fino all’ultimo per questa cosa “che è così meravigliosa da farci superare le più inaspettate ed atroci difficoltà”, dichiara il regista.

L’avventura dell’alpinista Aron Ralston, bloccato nel Canyon dove ha intrappolato un braccio in un masso, durata esattamente infatti 127 ore (5 giorni) fino a quando, con un gesto estremo ma consapevole, riuscirà a salvarsi ed avere il futuro che aveva intravisto come un sogno in quei brutti e disperati momenti. Cinque giorni dove l’uomo fisicamente pur solo ed isolato, avrà il tempo di ripensare in modo lucido al proprio vissuto fatto di amici, amanti e famiglia, con ricordi belli ma ferite ancora aperte nel cuore.

Uno dei concetti principali alla base del film, con riprese mozzafiato e “sconvolgenti” perché sembrano essere così vere e reali, è che il protagonista non è mai stato veramente solo nel burrone del Canyon. Spiritualmente era circondato da tutti coloro che aveva conosciuto, amato o anche solo sognato fino a quel momento. E alla fine, il masso che ci pesa addosso e ci opprime, anche se non rimosso, è sconfitto dalla tenacia e dal’amore della vita.

28/11/2010, 16:34

Luca Corbellini