Fondazione Fare Cinema
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Marcello Mazzarella: "Ritengo doveroso rispondere all'ingiustizia commessa
nei miei confronti dalla giustizia italiana nonché dalla stampa.
Sono conosciuto come attore! Ma prima di tutto sono un uomo!"


Marcello Mazzarella:
Marcello Mazzarella, attore di numerose produzioni cinematografiche e televisive, tra cui "Nirvana", "Placido Rizzotto", "Baaria", "Lo scandalo della Banca Romana", si sfoga dopo la sentenza dei giudici della Prima sezione della Corte d’appello di Milano che lo ha condannato a 10 mesi di reclusione per violazione degli obblighi di assistenza familiare e per non aver versato il mensile per il mantenimento dei due figli.

Riportiamo la testimonianza che l'attore a rilasciato alla nostra testata giornalistica: "Il giorno che ho deciso di dedicarmi alla mia passione per l'arte drammatica è stato quando mi sono reso conto che a Milano, dove mi ero trasferito per stare più vicino ai miei figli allora piccoli, non potevo più andare avanti! Sopportavo sforzi economici insostenibili conducevo una vita durissima e misera, con un doppio lavoro, una piccola stanzetta fatiscente. Affrontavo continui viaggi in treno (spesso non avevo neanche i soldi per fare il biglietto e viaggiavo chiuso nei cessi) tra Milano e Voghera , dove vivevano i miei figli. E quando arrivavo lì, il più delle volte, mi veniva impedito di assolvere al mio diritto di vedere i bambini. Le continue angherie della mia ex moglie dei suoi genitori mi hanno reso quegli anni un inferno. Soffrivo e non avevo grandi prospettive. Mi ero depresso enormemente e frequentavo uno psichiatra per trovare la forza di combattere e le motivazioni per vivere. Vissi parecchio tempo in malattia poiché quel tempo ero impiegato al comune di Milano! Venivo da Palermo dove vivevo con la famiglia. Poi un giorno la mia ex se ne andò all'improvviso portandosi via i figli! Un temporale a ciel sereno. Un gesto che io stesso non credevo fosse definitivo! Una lite come succede in tutte le famiglie! Solo perché stavo giocando con i miei figli e avevo messo qualche oggetto fuori posto. Mi sono ritrovato con una brocca di acqua tirata a distanza ravvicinata. Se ne andarono a Voghera, dai genitori di lei! Non potevo crederci! I miei figli avevano 5 e 3 anni. Vinsi un concorso al comune di Milano e pochi mesi dopo mi trasferii a Milano. Dopo quattro anni di doppio lavoro al comune e al teatro, non ce la feci più. Mi sentivo senza via di uscita, in prigione.Pagavo tutti e non mi restava nulla per vivere una vita degna di un essere umano. Avevo il 5 dello stipendio bloccato e pagavo regolarmente gli alimenti! Volevo sperare che la vita fosse qualcosa di diverso. Un giorno presi la buona uscita e andai a Roma con un sogno e la voglia di riuscire a costruire un futuro migliore. Qui in un Hotel mi rubarono il denaro che avevo da parte per ricostruirmi! Vissi per tre anni chiedendo la carità, vivevo alla Caritas, mangiavo a san Pietro, alla comunità di Sant' Egidio. Non potevo più dare soldi ai miei figli. Gli avvocati che conobbi in quel periodo non mi consigliarono bene, avrei dovuto far presente le mie condizioni al tribunale affinché si variassero le condizioni della la sentenza di separazione emessa dal tribunale di Trapani. Vissi con i Barboni e senza mai essere tentato dal male! Ero poverissimo! Facevo dei Casting e ogni tanto facevo qualche comparsa e qualche piccolo ruolo nelle fiction e in qualche film. Poi Ruiz mi scelse per la mia somiglianza con Marcel Proust e mi portò in Francia! Per la prima volta dopo tanti anni trovavo una casa e un letto vero! Fu un miracolo! Poi, a Cannes nel 1999, mi trovai da protagonista sulla scena internazionale e lì cominciò la mia lunga e difficile risalita! Oggi mi viene contestato, soprattutto, di non aver pagato gli alimenti nel periodo che ero per strada! Mia moglie crede che io sia diventato un attore ricco in questi anni e vuole usare la mia fama per ottenere denaro. Ma io vivo tra sacrifici e stenti e grazie all'aiuto dei miei amici. Mia moglie continua inoltre a farmi apparire da sempre in cattiva luce agli occhi dei figli e continua la sua attività di esporre denunce contro di me. Queste accuse mi assillano e devo affrontarle a discapito del mio equilibrio economico e psicologigo. Queste denunce non hanno delle basi che ancora siano state ben chiarite dalla giustizia italiana. Più volte infatti sono stato giudicato in maniera sommaria (ho anche avuto degli avvocati difensori d'ufficio che mi hanno fatto condannare per farsi pubblicità alle mie spalle) La cosa che mi addolora è che queste accuse si basano su sue congetture malvagie e affermazioni false. Questa donna vuole solo distruggermi.
Forse perché sono riuscito a realizzare un sogno, mentre lei, mossa dall'invidia, è rimasta nel suo guscio grigio e anonimo di un paesino della padana! Mi ha ostacolato in tutti i modi, anche cercando di impedire un divorzio ottenuto su mia esclusiva richiesta. Vuole solo vendere cari i suoi figli. Da anni sto cercando di ricostruirmi e di sostenere i mie figli con tutte le forze che ho! Lo so non sono molte! Ma io ce l'ho messa tutta e continuo a lottare! Mia madre spesso nel periodo in cui non avevo denaro inviava i soldi della sua pensione di vedova ai nipoti! Mai un grazie mai un gesto di amore per questa donna anziana! Adesso la mia ex occulta al giudice quei benefici! Sapete perché? Perché mia madre, per aiutarmi, all'antica metteva i soldi in una busta, e la inviava dala Sicilia ai suoi nipoti! Nessuna prova! Quante umiliazioni deve sopportare un Padre? Un giorno ho incontrato l'avvocato di Martino che ha assunto la mia difesa. Abbiamo cominciato a ricostruire una storia lunga e dolorosa. Fatta di 20 anni di ingiustizie sopportati in silenzio e con dignità. Ho vissuto come un Francescano nella povertà nella preghiera, nella speranza che un giorno anche io potessi vivere una vita normale. Oggi ho 47 anni e non ho ancora nulla! Solo 45 film sul mio curriculum. Ho vissuto di gloria e di amore per quello che faccio. Tutto ciò nella speranza che il veleno inculcato ai miei figli potesse trasformarsi in bene! Desidero che i miei figli sappiano la verità e mi vedano per quello che sono! Io ci ho tentato, ma è difficile! Troppi anni sono passati sotto l'educazione di cattivi maestri che ora chiedono spudoratamente solo denaro! Per questo dopo aver ottenuto un riconoscimento nella carriera di attore, come uomo mi ribello e combatto per impedire di finire sommariamente in un articoletto, che un topo da tribunale, a caccia del suo boccone, ha scritto velocemente e che riassume la mia esistenza a un semplice "non ha pagato gli assegni hai figli". Perché questo è falso e lo dimostrerò. Non ho dato tutto quello che dovevo, questo si! Ma ho fatto quello che potevo lavorando onestamente e spesso sostenendo pressioni immense e ingiuste!
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A seguito della sentenza del 5 novembre 2010 l'avvocato Matteo di Martino dice: "Ho ricevuto mandato dal mio cliente Marcello Mazzarella per impugnare la sentenza di appello dinanzi la suprema corte di cassazione. Ritengo la sentenza della corte di appello di Milano ingiusta perché è stato leso il diritto di difesa dell'imputato. Nel processo di primo grado non sono stati escussi due testimoni della difesa, regolarmente ammessi e citati, i quali avrebbero dimostrato l'innocenza del mio cliente. Questa palese violazione procedurale ha frustrato il diritto di difesa non consentendo di far emergere la verità dei fatti."

09/11/2010, 17:31

Simone Pinchiorri