Al via la 63° edizione del Festival
Internazionale del Film di Locarno

Finalmente si parte, con lo slogan lanciato dal nuovo direttore artistico Olivier Père alla conferenza stampa di Milano del Luglio scorso: “lasciatevi stupire e sorprendere”.
E sì, perché (dichiara Marco Solari, il presidente del festival), dopo i tre ultimi direttori artistici di Locarno, il “principe” Marco Muller, la vulcanica “femme de lettres” Irene Bignardi e Frédéric Maire (che abbiamo rivisto presente in veste di turista), ecco fare il suo ingresso Olivier Père definito silenzioso ed un po’ mistrerioso. Come sarà il Suo Festival?
“Lo scopriremo solo vivendo” era una frase ripetuta in una canzone e credo sia quanto lui vuole dirci, un festival improntato sull’innovazione, sulla comunicazione, il coinvolgimento, la severità artistica e formale con il rigore organizzativo che sono ormai da anni l’immagine e le carte vincenti di Locarno agli occhi del mondo.
Evento straordinario (non era mai successo) la partecipazione della presidente della confederazione svizzera Doris Leuhard (pari livello del nostro presidente della repubblica) che ha sottolineato l’importanza internazionale del Festival e lo sforzo del sostegno pubblico e privato. “In momenti di crisi è necessario raddoppiare gli sforzi, specie per eventi culturali così importanti e di successo” il suo commento finale.

Questa manifestazione è da sottolineare non è solo marketing ma cultura vera e fa piacere notare che anche la politica promuova il cinema a veicolo importante per lo sviluppo e la crescita sociale.
Il cinema insomma come “barometro” dei nostri tempi, che qualche volta non sappiamo comprendere o non vogliano comprendere.
“Locarno, oltre che a essere stato uno dei primi festival a rivendicare il ruolo di laboratorio” commenta Olivièr Pere, “deve accompagnare il percorso del cinema, commentarlo ed acquisire una vera e propria forza d’intervento accelerando e favorendo il riconoscimento di un cineasta o la comparsa di un paese sulla mappa del cinema.”
Sarà un bellissimo viaggio senza confini.