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Dodici nazionalità e dodici film alle Giornate degli Autori 2010


Dodici nazionalità e dodici film alle Giornate degli Autori 2010
Dodici nazionalità, dodici film (tra cui quattro opere prime); un evento speciale e uno di chiusura; un viaggio nel cinema e nell’Italia di oggi con una serie di “ritratti e paesaggi reali”; l’omaggio a una grande interprete del cinema europeo; una inedita iniziativa in collaborazione con il Parlamento Europeo insieme a Europa Cinemas e Cineuropa; la conferma del progetto “100+1. Cento film e un paese, l’Italia” insieme alla Provincia di Roma e Cinecittà Luce. Nel programma delle Giornate degli Autori 2010 (dirette da Giorgio Gosetti e promosse insieme da ANAC e 100AUTORI) ci sono tutto lo spirito e le ambizioni della selezione indipendente voluta dagli autori cinematografici che si svolgerà, nell’ambito della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, dal 1 all’11 settembre.
Realizzata dall’Associazione Giornate degli Autori, presieduta da Roberto Barzanti, grazie al contributo del Ministero dei Beni e Attività Culturali insieme a BNL – Gruppo BNP PARIBAS, main sponsor della manifestazione, e con il sostegno di istituzioni pubbliche e private italiane e straniere, la sezione autonoma che in questi sette anni si è conquistata il titolo di “realtà più innovativa del Festival”, sconta come tutta la cultura italiana un momento di gravissima crisi ed incertezza che ne limita fortemente le potenzialità. Grazie però alla leale collaborazione con la Fondazione La Biennale di Venezia e con la direzione della Mostra, è stato possibile garantire un programma che rispecchi fino in fondo la volontà di sostegno all’indipendenza e alla creatività degli autori, siano essi giovani emergenti o maestri capaci di sorprendere.

"Siamo lieti di aver potuto confermare la nostra presenza a Venezia grazie all’impegno di istituzioni pubbliche e partner privati che da sempre credono nel nostro lavoro" - dice Roberto Barzanti - "Ma mi piace sottolineare soprattutto lo sforzo fatto per mettere l’accento sull’importanza del pubblico ad un Festival, come faremo con i nostri ‘magnifici 27’ giovani europei. E’ la prova che l’impegno delle Giornate non va solo a favore di bei film da scoprire, ma di tutto il pianeta cinema".
Nell’ambito delle Giornate degli Autori verrà infatti assegnato il Label Europa Cinemas (Programma MEDIA) al miglior film europeo della selezione, verrà attribuita una menzione speciale alla creatività da parte dei 27 giovani spettatori provenienti da tutti i paesi dell’Unione Europea (progetto sostenuto dal Parlamento Europeo), verranno inoltre presentati i tre film finalisti del Prix Lux – Parlamento Europeo (anno 2009 – 2010).

"Coerenza e diversità sono le prime parole che mi vengono in mente per definire questa selezione" – commenta il Delegato, Giorgio Gosetti – "che è gran merito dei collaboratori che mi hanno affiancato, dei produttori e registi che hanno creduto in noi, delle istituzioni, partner privati e venditori internazionali che ci hanno sostenuto. Se nel 2009 abbiamo voluto forzare le consuetudini e gli steccati dei generi, scegliendo soprattutto un cinema capace di parlare con il suo pubblico, questa volta siamo andati alla ricerca del pubblico (dei pubblici) disposti a partecipare alla nostra ricerca. Ai nostri ideali giudici, gli spettatori della Mostra e quelli che, grazie al Parlamento Europeo e ad Europa Cinemas, vengono a Venezia apposta per le Giornate, proponiamo film sorprendenti, emozionanti, capaci di appassionare e far discutere. Di politica e di estetica, di geografia umana e utopia, di stile e di storia (storie). Film insomma chi si rivolgono all’intelligenza e alla passione e che per raggiungere il loro scopo usano tutte le armi della meravigliosa arte del cinema. Se il nostro mandato è quello di incoraggiare il rischio, la scoperta, l’originalità, ci sembra di averli trovati negli autori di questa selezione. Che potrà piacere o suscitare dibattito. Ma che invitiamo a considerare separatamente e insieme, secondo l’invisibile legame che unisce la creatività, ad ogni latitudine, e che poi è possibile rileggere, a programma annunciato, nell’ottica di un’intrinseca coerenza. Una voce chiama dal Burkina Faso e un’altra risponde a Napoli; un pericolo si annuncia a Mostar e una spiegazione si trova in Canada; un’utopia nasce nella foresta colombiana e una speranza cresce in Medio Oriente…".

27/07/2010, 13:50