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Al Bellaria Film Festival approda il cross-media,
il futuro dell'informazione


Al Bellaria Film Festival approda il cross-media, il futuro dell'informazione
Realtà ancora misconosciuta nel nostro Paese, il cross-media rappresenta a tutto tondo il futuro della comunicazione. Nonostante il significato del termine sia in completa evoluzione, al pari del mezzo stesso, per cross medialità si intende la possibilità di permettere la fruizione di un'informazione attraverso l'intercon- nesione di media diversi fra loro. Da quest'anno il Bellaria Film Festival, oltre all'organizzazione del “BellariaLab”, ha dato vita alla sezione competitiva “Crossmedia Doc”, a cui hanno partecipato tre produzioni italiane.

In “From Zero – Abruzzo, storie delle tendopoli”, i registi Davide Barletti, Giotto Barbieri, Alessio Deninno e Stefano Strocchi, hanno scelto di raccontare le storie di vita quotidiana di dodici “abitanti” di una delle numerose tendopoli nate in seguito al terremoto abruzzese dello scorso anno. L'utente, entrando su fromzero.tv ha la possibilità di rintracciare quello che oggi risulta una sorta di archivio della memoria collettiva, ma che fino allo scorso natale ha rappresentato un occhio quotidiano su un “microcosmo forzato”, una buona alternativa ad un'informazione piatta e invadente.

Dallo stesso suo libro “Grazie. Ecco perchè senza gli immigrati saremmo perduti”, il giornalista Riccardo Staglianò, assieme a Paola Cipriani, ha scelto di sviluppare su una piattaforma offerta da tv.repubblica.it, un viaggio dal Trentino alla Sicilia, che ha per protagonisti numerosi extracomunitari, parte integrante e più che mai necessaria della nostra società. Un lavoro autoprodotto, girato con un telefono cellulare munito di videocamera, che sembra essere il passo intermedio, di un progetto che si concluderà con un vero e proprio documentario.

Una realtà completamente diversa è narrata in “The Empty House” da Nicola Sessa, Christian Elia, Gianluca Cecere, Angelo Miotto e Claudio Pozzoli. Più di seimila i chilometri percorsi tra Bosnia, Serbia, Kossovo e Albania per riportare alla luce una realtà scandalosa. Nel corso della guerra in Kossovo, sul finire dello scorso secolo sono scomparse nel nulla quasi duemila persone, corpi seviziati a cui sarebbero stati espiantati degli organi, poi messi in circuito sui mercati internazionali clandestini. Il crossmedia rintracciabile su theemptyhousewebdoc.com descrive dodici storie divise in tre ricche sezioni, che ripercorrono una triste pagina di storia contemporanea, con la speranza che non vada dimenticata.

06/06/2010, 12:45

Antonio Capellupo