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I vincitori della 12° edizione del Festival Immagini a Confronto


I vincitori della 12° edizione del Festival Immagini a Confronto
Il regista di "Salim" Tommaso Landucci
Premio Migliore Fim
Salim di Tommaso Landucci
Motivazione: Riceve il premio per la capacità di mostrare, attraverso un linguaggio cinematografico immediatamente emozionale e ricco di poesia, una storia universale: il rapporto tra l'uomo e il sacro. Il film si distingue per lo sguardo originale con cui tratta il sentimento religioso che accomuna tutti gli uomini al di là della loro appartenenza etnica e culturale e, nel contempo, per la inusuale capacità di raccontare una storia della nostra realtà attuale. Grazie al ritmo del montaggio ed alla scelta delle inquadrature, l'autore riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore regalandogli nel finale un messaggio, non scontato, di convivenza pacifica tra gli uomini di fedi diverse. Il film si distingue, inoltre, per il clima che l’illuminazione crea, trasmettendo tutta l'atmosfera del luogo sacro in cui si svolge l'azione e per l’intelligenza della scrittura, da cui scaturisce un coinvolgente e convincente racconto incentrato sul personaggio principale che riesce, grazie all'interpretazione del giovane attore, a dare tutto il senso di un'avventura notturna che è nel contempo umana, sociale e spirituale.

Premio Migliore Soggetto
Colors di Gianni Del Corral
Motivazione: Riceve il premio per l’originalità narrativa del soggetto, che affronta con sensibilità una problematica complessa come è quella riferita alla società di oggi, definita "multietnica" e "multirazziale", mettendo in dubbio, attraverso un inaspettato finale, il concetto stesso di "diversità" che le due definizioni presuppongono. Il film colpisce per una narrazione cinematografica semplice che riesce tuttavia a coinvolge per l’emozione che si legge in ogni immagine, in ogni silenzio, in ogni gesto. Il regista ha saputo in pochi minuti raccontare con chiarezza un tema difficile e complesso, perché generatore di paure e stigmatizzato in stereotipi razziali, coniugando il valore civile del contenuto con la piacevolezza e la vivacità del ritmo. Nell'illustrare con tenerezza ed ironia e attraverso gli occhi di un bambino una materia difficilmente comprensibile e spiegabile a quell'età, il messaggio finale assume un indiscusso valore didattico ed educativo, in quanto evidenzia come la condivisione affettiva rappresenti il presupposto indispensabile per l'accettazione dell'"altro".

Premio Miglior Documentario
Be Water, my Friend di Antonio Martino
Motivazione: Immagini e regia lavorate in un intreccio perfetto, dando forte rilievo al tema trattato - denuncia odierna di un mondo che si estingue rapidamente, ma che trova costantemente la forza e la lucidità di sperare in un domani. Interviste alla popolazione locale, quasi poetiche - come i punti di sospensione nei loro discorsi finiti e delle immagini riprese - combaciate a quelle dei professionisti - mai pesanti né ripetitive - rendono questo documentario una perla, un fiore che si accende in un alba così viva e bella, ma talmente vista e divorata, da ignorare completamente. Abbandonando il senso, eppure ritrovandolo sempre come in questo fiore, in questo documentario, che lascia libertà al vento di trasportare lontano, oltre l'abisso dell'indifferenza, la sua linfa e il nostro futuro.

Premio Migliore Sonoro
La Foglia Perfetta di Paolo Budassi Frajese
Motivazione: Il compositore ha saputo incorniciare il film con intelligenza e opportune scelte strumentali, anche restando talvolta in secondo piano rispetto alla supremazia delle immagini in movimento. La partitura ha reso così omaggio a quella parte inscindibile di un connubio fondamentale per il cinema: l’immagine e il suono.

Premio Migliore Fotografia
E.C. di Emiliano Cribari
Motivazione: Oltre la sceneggiatura ben costruita, divertente e ricca di significati (come il problema della competenza nel grande campo culturale italiano); oltre la capacità degli attori di rendere ogni discorso allegro e leggero, ma - nel frattempo - lasciando, ad ogni spettatore, una ruvida rabbia sulla lingua e una domanda, un punto interrogativo, nel cuore; oltre la capacità, resa semplice, di espressione e linguaggio; conferiamo questo premio per i ritagli fotografici accesi e vivi, per quei fermi immagini perfetti, per quelle luci, per quelle ombre, per quei giochi di colore,
studiati e ben messi in scena, che offrono - tutte queste cose, nell'insieme - un accento duro e marcato degli stati d'animo, del delirio, della confusione, della gioia e rivelazione finale.

Premio Speciale Giuria
Murgia di Cosimo Terlizzi
Motivazione: Un viaggio lungo l'altopiano delle Murge: incuriosisce e coinvolge. Un modo nuovo ed originale di parlare dei territori, della loro storia, dei cambiamenti. Il ritmo scenico, dai campi larghi e le macro riprese , descrivono in modo preciso la morfologia del territorio. Accompagnato da brani musicali (Tom Waits) che ne rafforzano l'asprezza e ne scandiscono i ritmi del viaggio. L'uso del linguaggio locale e la rappresentazione delle scene ne conferisce un'impronta underground.

Premio Speciale Stampa Locale
Il Colore del Tempo di Alberto Gatto
Motivazione: Per aver ricordato un uomo perbene, Rocco Gatto, la cui unica “ossessione” era l’onestà. Un uomo che si ribellava ai soprusi, non pagava il pizzo e denunciava i mafiosi. Gatto ha pagato con la vita la lotta contro il male più terribile che attanaglia la Calabria, cioè la ‘Ndrangheta. Ha pagato un presso troppo alto, dunque. Ha perso. Ma l’ha fatto lottando per la propria terra ed aprendo una vera e propria sfida alla ‘ndrangheta. L’Ha fatto per tutti noi che dobbiamo fare tesoro della sua azione coraggiosa, negli ultimi tempi, a dire il vero, un po’ dimenticata, e che il filmato ha avuto il merito di ripercorrere.

Premio Speciale Ponti Pialesi
Il Diritto alla Bellezza di A.Foti e G. De Benedetto
Motivazione: L’Associazione, da tempo impegnata sui temi della legalità, dei diritti e dell’etica, conferisce il premio speciale “Ponti Pialesi” agli autori Foti e De Benedetto per aver saputo ben esprimere il messaggio del riscatto sociale e civile. Un riconoscimento alla cooperativa Valle del Marro quale segno di ulteriore incoraggiamento a proseguire nella loro eccezionale opera.

Menzione Speciale Sonoro
L’Anima Mavì Julia Gromskaya
Motivazione: I commenti musicali a supporto delle immagini conferiscono all’opera serenità e positività senza enfasi, dichiarando un valore di per sé riflesso nelle figurazioni in movimento. Gradevole e opportuna la scelta strumentale quasi “a servizio” della forma compositiva adottata.

02/06/2010, 17:23

Simone Pinchiorri