Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del documentario "Juliet - Tutti sulla Stessa Barca"


Note di regia del documentario
La realizzazione del film “Juliet” č stata una vera e propria sfida, raccolta con entusiasmo e convinzione. Certo, la sfida consisteva non tanto nelle lunghe ore di navigazione vissute all'interno di spazi angusti, o nell'incognita rappresentata dal condividere quegli stessi spazi con dei pazienti psichiatrici, quanto nel fatto che io non mi ritenevo nel modo piů assoluto un documentarista. Ho sempre girato regie di corti a soggetto, convinto dell'enorme differenza -nel testo e nella grammatica registica- tra i due tipi di narrazione cinematografica: Il Documentario appunto, e la Fiction.
Non mi restava altra scelta se non quella di restare umile, fare tabula rasa delle mie consuete inquadrature “pettinate” e pensare anzitutto a conoscere le persone che stavo filmando, per poi dare il motore della macchina da presa non appena la “preda” fosse stata abbastanza sotto tiro. In quei giorni il mio approccio č stato pertanto quello di chi si relaziona “normalmente” con delle persone “normali”, di chi si fa degli amici, anteponendo la volontŕ di guadagnarmi la fiducia dei miei “attori”, senza violentarli o manipolarli. Per ottenere questo, appunto, mi sarei comportato da amico, e non da regista (cosa che ahimč avrei fatto con i due poveri operatori, in costante stand-by e pronti a girare ogni ora del giorno e della notte), mi sarei fatto prendere in giro, mi sarei reso utile in barca, avrei “rimorchiato” delle ragazze con loro, gli avrei servito di straforo dell'ouzo o del vino.
Alla fine, quest'amicizia, da puro espediente professionale e registico, si č trasformata in qualcosa di vero, al punto che mi sembrava di stare trascurando il lavoro. Mi ero impigrito, disinteressato al film, lo vivevo quasi come una truffa. Giravo di meno, ma stavolta contrariamente a quanto avveniva in precedenza, erano i miei soggetti a chiedermi di essere inquadrati. Quasi svogliato li accontentavo, limitandomi a filmare il giusto e l'essenziale, ansioso di tornare a divertirmi come un “Pazzo” ancora, con i miei nuovi amici...

Gianni De Blasi