Parlare di cinema a... Firenze
Il critico cinematografico del
Corriere della Sera, giornalista ed autore del dizionario del cinema più letto in Italia,
Paolo Mereghetti, ha condotto a Firenze un incontro sul cinema italiano, una chiacchierata di un'ora con protagonisti i registi
Federico Bondi e
Giorgio Diritti, la regista
Donatella Maiorca, l'attrice
Valeria Solarino, le produttrici
Valeria Emidi e
Silvia Natili, il presidente della FICE
Mario Lorini ed il presidente della Mediateca Regionale Toscana
Ugo Di Tullio. Un dibattito molto fruibile da parte del pubblico sullo stile degli incontri diretti dalla stesso Mereghetti a
Parlare di Cinema a Castiglioncello, rassegna annuale che mette in contatto i protagonisti del cinema con la gente.
"
Mi piace raccontare cose che sento da vicino e familiari", ha dichiarato
Giorgio Diritti, "
il tipo di cinema che amo fare trova molta difficoltà nel mondo dei produttori tradizionali, perchè difficile. La mia voglia di fare cinema è nata per essere parte di una società e per mettere la mia esperienza e il mio pensiero a disposizione di tutti. E' importante che un film porti le persone a pensare".
Sulla stessa scia del regista di "Il Vento fa il suo Giro" e "L'Uomo che Verrà" anche
Donatella Maiorca e
Federico Bondi. L'autrice siciliana ha parlato di "
responsabilità dell'autore", che deve avere "
un'etica da rispettare, perchè i film devono modulare il pensiero dello spettatore".
Mario Lorini, da esercente e presidente della FICE si è soffermato sulla distribuzione dei film italiani e sulla difficoltà che stanno attraversando le sale cinematografiche: "
il cinema di qualità deve essere sostenuto fino al suo arrivo in sala da parte di tutti e principalmente delle istituzioni, questo è molto importante per la vita di un film".
Sulla distribuzione di "
Mar Nero", il regista
Federico Bondi ha dichiarato che "
è stato un bene non essere arrivati in sala con la 01 come era concordato inizialmente, ma con un'iniziativa parallela di Rai Cinema, perchè se no non avremo potuto passare in cinema importanti come il Mexico di Milano".
Per concludere
Valeria Solarino ha parlato dei suoi personaggi, il più delle volte "
rischiosi", ma che predilige, perchè "
li sento miei fin dalla sceneggiatura e perchè per intepretarli devo sentire un legame profondo con il regista".
12/12/2009, 16:25
Simone Pinchiorri