La riscoperta dei lati umani di Franco
d'Ayala Valva in "La Casa del Padre"


La riscoperta dei lati umani di Franco d'Ayala Valva in
Una figura che in questa 27° edizione del Torino Film Festival, ritorna in modo ricorrente nei documentari in concorso e non, è quella paterna. Protagonista assoluto di “La Casa del Padre” è l'ottantenne architetto Franco d'Ayala Valva e il regista è il figlio Sebastiano. Incapace di scindere completamente lavoro e affetti familiari, Franco è sempre stata una figura assente nelle vite dei figli, tanto da far nascere in uno di essi la fobia di ripetersi con il proprio. Negli anni ha costruito case in tutto il mondo e tornare in Messico per vedere in che condizioni sono attualmente le abitazioni, diventa il modo per tirare le somme di una lunga e brillante carriera. Vivendoci a stretto contatto e conoscendo a fondo l'artista, Sebastiano riesce ora a scovare i lati umani del padre e ad apprezzarne le nascoste qualità, come la capacità di opporre ai più grandi ostacoli le più grandi soluzioni. Il futuro potrebbe riservare ancora delle sorprese, perchè dopo aver edificato centinaia di appartamenti, c'è da terminare, già da molti anni, proprio la propria “Casuccia”.

19/11/2009, 10:30

Antonio Capellupo