George Clooney: "Io ed il protagonista di Up
In the Air abbiamo ben poco in comune"


George Clooney:
Riuscire a raccontare la crisi economica americana, in una commedia ricca di humor e sentimento al tempo stesso. E' questa la missione, molto compiuta, del regista canadese Jason Reitman, già trionfatore a Roma nel 2007 con “Juno”. La pellicola, pur avendo la crisi sullo sfondo, ha l'ambizione di creare un ritratto fedele dell'America dei nostri giorni, soffermandosi sulle difficili e a volte impossibili connessioni tra gli uomini.

Jason Reitman si è domostrato molto critico nei confronti dei media perchè "penso che si riferiscano ai licenziati delle aziende come se fossero solo dei numeri, senza mai mostrarne le facce e per questo ho voluto aprire il film con delle vere tesimonianze, perchè credo sia giusto parlarne dando loro un'identità".

Protagonista assoluto della pellicola è la star americana George Clooney. Quando accettò di girare il film, Clooney sapeva che in molti avrebbero paragonato la sua vita da scapolo d'oro a quella del protagonista, ma sotto molti punti di vista i due sono diversi: "Non soffro la solitudine, perchè ho una vita stupenda e sono circondato da moltissima gente. Mi viene da ridere quando mi paragonano a “Ryan”, lui è solo e forse lo rimarrà per sempre, io no". Come in questi giorni aveva fatto Gere, anche George Clooney ha espresso il proprio pensiero sull'assegnazione del Premio Nobel a Barack Obama: "Ogni volta che l'America si è trovata in un momento di grande difficoltà, è riuscita a scegliere l'uomo giusto che la rappresentasse e si attivasse per lei. Era accaduto con Roosvelt, oggi tocca ad Obama, uomo verso cui tutti nutrono grandi speranze, al punto da assegnargli il premio più importante per la diffusione della pace nel mondo".

17/10/2009, 17:00

Antonio Capellupo