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Francesco Del Grosso: "Negli Occhi è un ritratto non convenzionale
che rende omaggio a un uomo libero e istintivo"


"Negli Occhi", un opera "schietta e sincera" sul grande Vittorio Mezzogiorno, realizzata da Francesco Del Grosso con Daniele Anzellotti e Giovanna Mezzogiorno, premiata alla 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con la Menzione Speciale nella sezione Controcampo Italiano e il Biografilm Lancia Award per il Migliore Documentario.


Francesco Del Grosso:
Come è avvenuta la realizzazione della sua ultima opera, il documentario "Negli Occhi"?
Francesco Del Grosso: Mi sono accorto a malincuore che nonostante fossero passati quindici anni dalla scomparsa di Vittorio Mezzogiorno, nessuno gli aveva ancora dedicato un vero e proprio omaggio, un giusto tributo a uno degli attori più importanti degli ultimi trent’anni. Penso che questa sia stata una grossa mancanza da parte del mondo della cultura italiana e non solo. Per questo ho sentito il bisogno di raccontare la sua storia in un documentario che non fosse la solita "elegia biografica" dedicata ad un artista, ma un viaggio per immagini e parole nella sua vita attraverso la voce e lo sguardo di chi lo ha conosciuto veramente: sua figlia Giovanna.
Con il co-regista Daniele Anzellotti e un piccolo trattamento dal titolo “Negli Occhi” sono andato a incontrare Giovanna Mezzogiorno per proporle il progetto, che ha subito accettato con entusiasmo, forse perché davanti a lei si sono presentati due giovanissimi registi fortemente motivati e decisi a realizzare un’opera sincera ed emozionante, fresca e intensa, lontana anni luce dal solito ritratto che siamo abituati a vedere sul piccolo schermo. Con l’appoggio di una piccola casa di produzione romana, la Vega’s Project (rappresentata dal giovane produttore Salvatore Allocca e dal già citato Daniele Anzellotti), il sostegno di uno sponsor e il contributo della stessa Mezzogiorno, che per la prima volta si è "lanciata" nella veste di produttrice, due mesi dopo abbiamo iniziato le riprese. Un lungo anno di lavoro tra documentazione, riprese e post-produzione, che hanno portato la troupe in città come Roma, Napoli, Parigi e Milano, per intervistare e raccogliere le molte testimonianze di amici, colleghi e familiari.
Il risultato è un viaggio allo scoperta di Vittorio Mezzogiorno, con le sue passioni e le sue debolezze, la sua forza caratteriale e le sue insicurezze. Una personalità complessa che nel documentario viene rivelata in tutte le sue sfaccettature. “Negli Occhi” è un film sull’uomo, prima che sull’attore, il ritratto di un padre, un amico, un marito e un collega.

Come è stato lavorare con Giovanna Mezzogiorno, figlia di Vittorio a cui è dedicato il documentario?
Francesco Del Grosso: Giovanna ha partecipato a tutte le fasi di lavorazione dalla pre-produzione alla color correction, apportando un contributo importantissimo alla chiusura del film. Una lavorazione lunga e faticosa, nella quale non sono mancati momenti difficili, ma che insieme a lei e a un lavoro di gruppo siamo riusciti a superare magnificamente. Per la prima volta ha ricoperto un ruolo a lei insoluto, quello di produttrice, svolto in maniera impeccabile. In più, oltre a essere la voce narrante, ha curato personalmente alcune interviste chiave del documentario, come ad esempio quella a Peter Brook, Michele Placido, Gianni Minà o a Marco Tullio Giordana. Un anno di lavoro vissuto intensamente a stretto contatto, terminato con una lunga fase di montaggio durata circa sei mesi, che ci ha messo davanti a una quantità enorme di materiali tra interviste, foto e immagini di repertorio. Con il suo apporto abbiamo terminato il montaggio, con scelte spesso dolorose dato lo spessore emotivo e culturale di alcune sequenze che siamo stati costretti a sacrificare, ma nel complesso “Negli Occhi” soddisfa tutte le nostre aspettative ed esigenze e speriamo che valga la stessa cosa anche per il pubblico.
L’entusiasmo e la grinta che caratterizzano Giovanna hanno spinto me e Daniele a dare sempre il meglio, una spinta guidata da una fiducia incondizionata nelle nostre capacità tecniche e professionali, nonostante la nostra giovane età. Il suo impegno e coinvolgimento emotivo nella fase creativa ci ha permesso di firmare un’opera emozionante, che regala allo spettatore una sorta “road movie” che porta diritto diritto al cuore.

Come mai la scelta stilistica di non usare interviste "faccia a faccia" nel documentario?
Francesco Del Grosso: Con il co-regista e Giovanna abbiamo subito avuto le idee chiare su cosa volevamo realizzare, ossia un film libero dagli schemi classici e dal taglio "registico" insolito rispetto al tradizionale documentario biografico dedicato a un uomo di spettacolo. Abbiamo rinunciato in partenza al sostegno produttivo da parte di emittenti televisive o a grosse società di produzione, puntando sull’auto-produzione, che ci ha consentito una piena indipendenza e libertà creativa tanto in fase di ripresa quanto in quella di montaggio. Le ristrettezze di budget hanno si allungato i tempi di lavorazione, ma non hanno minimamente rappresentato un limite.
Un documentario sul Vittorio Mezzogiorno privato doveva per forza di cose rispecchiare il suo spirito e il suo carattere. “Negli Occhi” è un ritratto non convenzionale che rende omaggio a un uomo libero e istintivo, molto attaccato alla sua famiglia e alle sue origini partenopee. Non poteva essere un semplice faccia a faccio fatto di interviste di stampo televisivo, nel quale si andavano a innestare brani di repertorio cinematografico o teatrale. Per questo motivo abbiamo scelto di filmare le interviste utilizzando diverse metodologie, puntando su tagli e inquadrature particolari. Due o tre videocamere in alta definizione che si muovono senza vincoli nello spazio, catturando gesti e silenzi difficili da prevedere. Il documentario si caratterizza per la particolare struttura a incastro, con una linearità cronologica interrotta da flash forward e digressioni concettuali. La narrazione è portata avanti grazie a piani di fruizione differenti, che vede Giovanna Mezzogiorno passare di volta in volta da voice over a intervistatrice, da intervistata a osservata. L’intera operazione si basa proprio sul concetto di sguardo, ossia il modo in cui le persone intervistate e la stessa Giovanna osservavano e osservano adesso, a distanza di quindici anni, Vittorio. Da qui la scelta del titolo: “Negli Occhi
Le restanti interviste a noti esponenti della cinematografia nostrana e non (Giuliano Montaldo, Francesco Rosi, Carlo Lizzani, Mario Martone, Marco Bellocchio, ecc…), ma soprattutto quelle ad amici e parenti (una su tutte quella alla moglie Cecilia Sacchi), si mescolano con i materiali di repertorio inediti a nostra disposizione, filmini amatoriali di famiglia in super 8 girati dallo stesso Vittorio, arricchiti dal minuzioso lavoro sul suono di Daniele Guarnera, alle scenografie di Marco Furbatto e Benedetta Polacchini e alle splendide musiche originali firmate da Pino Daniele.

Il documentario "Negli Occhi" ha ricevuto alla 66. Edizione Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la Menzione Speciale nella sezione Controcampo Italiano e il Biografilm Lancia Award Documentario. Ci può parlare della  sua esperienza al Festival e di come è stato accolto il film dal pubblico veneziano?
Francesco Del Grosso: Approdare in concorso a Venezia con un lavoro indipendente e coraggioso come “Negli Occhi” non capita tutti i giorni, specialmente se sei un giovane regista classe 1982. Partecipare a un festival importante come la Mostra, con un carico di aspettative addosso da parte di pubblico e critica non è facile, specialmente se rappresenti la cinematografia italiana. L’emozione mia, di Daniele, di Giovanna e dell’intera delegazione non è descrivibile a parole, quando sei lì sul red carpet, in Sala Grande o in conferenza stampa, tutto ti sembra irreale, un sogno ad occhi aperti che da un momento a l’altro, se il tuo film non piace, può diventare un vero incubo. Ma per fortuna il nostro lavoro è piaciuto moltissimo, mettendo d’accordo pubblico e critica. I dieci minuti di applausi al termine della proiezione hanno ripagato in tutto e per tutto i sacrifici che questo documentario ci ha costretto a fare e più in generale i sacrifici che il mestiere di regista impone a chi lo intraprende.
Sono felice che il pubblico in sala abbia capito la vera essenza di “Negli Occhi” e lo testimoniano gli applausi sinceri e le lacrime al termine della proiezione. Riempire la Sala Grande del Palazzo del Cinema, la domenica mattina alle 11:00 (giorno di massima affluenza), con un documentario made in Italy, è motivo di grande orgoglio. Specialmente se il programma della giornata presenta in cartellone oltre al tuo lavoro, quelli decisamente più gettonati firmati da Michael Moore e Claire Denis, oppure il Leone d’Oro alla Carriera ai mostri sacri della Pixar. Ricevere poi due premi importanti come la Menzione Speciale della Giuria e il Biografilm Lancia Award per il miglior Documentario, rappresentano una ciliegina sulla torta del tutto inaspettata, almeno quanto il successo ottenuto dal film.

Cosa ha rappresentato per la sua esperienza cinematografica Vittorio Mezzogiorno?
Francesco Del Grosso: Per me che vengo da un percorso accademico di cinema, il DAMS dell’Università degli Studi di Roma Tre, è e sarà un punto di riferimento per quanto riguarda l’arte della recitazione. Durante gli studi ho avuto modo di conoscere e studiare le pellicole da lui interpretate, scoprire così i diversi modi di affrontare personaggi differenti e la sua straordinaria capacità di passare dalla televisione al grande schermo e al teatro con una naturalezza disarmante. Non aveva preclusioni o pregiudizi di nessun tipo e questo gli permetteva di essere libero di interpretare ruoli in film di cassetta o d’autore con la stessa partecipazione professionale ed emotiva. In sua figlia ho ritrovato lo stesso coraggio e determinazione, la medesima passione per la recitazione. Aver conosciuto il Vittorio Mezzogiorno più intimo, attraverso le testimonianze raccolte nel documentario, mi ha dato la possibilità di scoprire l’altra faccia della medaglia.

Che distribuzione avrà "Negli Occhi", dopo aver commosso la platea di Venezia?
Francesco Del Grosso: Dopo la calorosa accoglienza e il successo ottenuto a Venezia, “Negli Occhi” proseguirà il suo cammino nel circuito festivaliero internazionale, ma soprattutto uscirà in DVD a Ottobre distribuito da 01 Distribution Home Video, in attesa della messa in onda televisiva in Italia e all’estero.

22/09/2009, 18:56

Simone Pinchiorri