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L'Italia di Sergio Rizzo e Italo Moscati


L'Italia di Sergio Rizzo e Italo Moscati
Aumento di tumori per problemi ecologici, comunitŕ montane nate a soli 39 metri sul mare, scuole allestite all'interno di garages e magazzini e molto altro ancora. Una vera e propria “bottega degli orrori” quella descritta dal giornalista del “Corriere della sera”, Sergio Rizzo, in un incontro moderato da Italo Moscati dal titolo “Prima e Seconda Repubblica”.
Al termine del saluto dell'Assessore Regionale alla Cultura Cocchi, che ha ricordato l'importanza che assume oggigiorno un festival come “Italiani Brava Gente” in un momento difficile della storia italiana contemporanea, Moscati ha elogiato i due bestsellers “La Casta” e “La Deriva” ritenuti “due lavori meticolosi, narrativi, esaustivi e inquietanti”. E stando a sentire una serie di episodi, snocciolati nel corso della serata da Rizzo, ci sono molte ragione per inquietarsi: “Viviamo in un Paese in cui gli interessi della comunitŕ, passano per la classe politica in secondo piano rispetto alla realizzazione personale. Lo stesso Paese in cui un processo civile che in Spagna si potrebbe risolvere in tre mesi, arriva a durare quattro anni, se non di piů”. E quando Moscati chiede perchč ci si stia svegliando solo oggi, dal momento che la maggior parte dei problemi nascono da molto lontano, Rizzo risponde: “Perchč li abbiamo sempre ritenuti pezzi di colore, da inserire nel quotidiano ma “en passant”. Oggi quella pietra ha smesso di rotolare ed č venuta giů”. Non sono mancati gli applausi di una numerosa sala che ha seguito attenta e interessata lo svolgersi della serata.

28/03/2009, 11:45

Antonio Capellupo