Fondazione Fare Cinema
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I premi della 9. Edizione del "Festival Internazionale
del Cortometraggio - O'Curt"


I premi della 9. Edizione del
Premio per il Migliore Cortometraggio (ex-aequo)
Taxi Wala di Lola Frederich
Motivazione: "Taxi Wala" è un film che va dritto al cuore. Il film ben interpreta il rapporto tra migranti e stanziali di una città multietnica con grande capacità descrittiva, ottimi dialoghi e personaggi ben delineati.
Gli stati d'animo degli "antagonisti", letti però sapientemente in un rapporto che implica di per sè un ribaltamento (il taxista è alle dipendenze dell'immigrata), vengono analizzati nel contrasto che si crea per l'assurdità della richiesta dell'immigrata di restare a bordo del taxi. Un rapporto che non diventa mai fino in fondo condivisione, ma fa ben sperare di poterne assumere la forma. Sullo sfondo, con discrezione ma presente, una Parigi-scacchiera, le cui caselle alla paura del "diverso" appaiono tutte uguali. Una paura che, questa volta, accomuna stranieri e non, annullandone ogni antagonismo
El Mistero del Pez dI Giovanni Maccelli
Motivazione: Le grandi possibilità delle tecniche digitali fanno alzare il tiro della critica: questo corto d'animazione, che è stato prodotto in Spagna ma è opera di un giovanissimo toscano, ha i toni di una piccola sinfonia di sicuro lirismo. Una favola per tutte le età, che riesce ad essere un monito su come rivedere i comportamenti umani, senza mai sfociare nel moralismo. La solitudine del vecchio pescatore è quella di chi è anziano e pesca "non per prendere pesci, ma per far passare il tempo", ma è anche la solitudine e l'isolamento di tutto il genere umano e dell'universo, raffigurato in quell'animale che si fa pescare e ripescare perché, anziano anche lui, è stanco di stare solo. Un set "artificiale" dove però elementi come la luce e l'acqua sono estremamente "sensibili", assolutamente sovrapponibili ad un paesaggio reale.

Premio Migliore Film della Sezione "Educational"
La Migliore Amica di Daniele Santonicola e prodotto dal liceo scientifico Don Carlo La Mura di Angri
Motivazione: Il film riesce a mettere in risalto gli aspetti peculiari del bullismo femminile, un fenomeno poco conosciuto ma molto diffuso, attraverso una visione della realta’ tragica e asciutta e con un racconto suggestivo e avvincente dal forte impatto emotivo.

Premio Migliore Film della Sezione "L’Italia Non è un Paese Razzista
In Cerca della Lingua di Aurelia Longo
Motivazione: I volti in primo piano delle donne e i tanti idiomi loro e dei loro bimbi, si mescolano per ricordarci lo sforzo di volgere le difficolta’ quotidiane in un progetto di speranza. Il film testimonia l’entusiamo e la forza di quella parte d’italia che sa accogliere e integrare.

Premio della CGIL Camera del Lavoro di Napoli Sezione sul "Tema del Lavoro"
L’Amianto in Corpo di Salvatore Lucchese e Giuliano Bogani
Motivazione: Con l’accurata indagine e la forza essenziale delle testimonianze, il film ha saputo trasmettere le difficolta’ e i pericoli, troppo spesso con conseguenze irreversibili, che insidiano il mondo del lavoro.

Premio "Franco Santaniello" per la Migliore Sceneggiatura
Manon sur le Bitume di Elizabeth Marre e Olivier Pont
Motivazione: Un meccanismo narrativo complesso e al tempo stesso adamantino muove Manon e il coro di personaggi che la circonda nei suoi ultimi istanti di vita. Efficacissima la scrittura della continua soggettiva della protagonista, che guida lo spettatore dentro la vera sorpresa della storia, ovvero i molteplici flashforward e i micro-flashback attraverso i quali scopriamo l’intima conoscenza che Manon ha dei suoi amici, del suo vicino di casa, di sua madre e la serena quanto malinconica consapevolezza che ogni istante della nostra vita è prezioso e irripetibile, anche quello che lascia a Manon il tempo di riflettere sui desideri irrealizzati, sulle ultime parole dette senza pensare, sull’ultimo atto d’amore mentre è stesa sull’asfalto in attesa di morire.

Segnalazione della Giuria del Concorso Sceneggiatura
Taxi Wala di Lola Frederich
Motivazione: Per l’intensità narrativa che accompagna lo spettatore dentro il dramma semplice di una straniera persa a Parigi a bordo di un taxi che non riesce a salvarla dal suo spaesamento. Un doppio binario naturalistico e surreale illumina con forza la spietata solitudine, l’incomunicabilità, i sentimenti trattenuti, l’incontro fra mondi inconoscibili: film di grande attualità e d’intenso sentimento, “Taxi Wala” lascia aperto il finale a un auspicabile sviluppo di lungometraggio.
 

16/02/2009, 15:22

Simone Pinchiorri