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Festival di Locarno 2008: report 14 agosto / Sognavo le
nuvole colorate, e mi sono svegliata con la pioggia


Festival di Locarno 2008: report 14 agosto / Sognavo le nuvole colorate, e mi sono svegliata con la pioggia
"Mar Nero" di Federico Bondi
E' giovedì e piove. Ma d'ora in poi, per non essere volgare, non farò più accenni alle condizioni climatiche di questo angolo di Svizzera.

La prima proiezione a cui assisto è Sognavo le nuvole colorate di Mario Balsamo per la sezione Ici et Ailleurs, documentario sulla vita di Edison, un ragazzo albanese che vive in Italia. Edison stringe una forte amicizia con un ragazzo italiano che lo accompagnerà in un lungo e difficile viaggio verso i suoi luoghi di origine, e dall'arrivo in patria forte è il senso di confusione provato dal protagonista, che è straniero in Italia ma ormai non si sente più a casa nemmeno in Albania.

Yuriev Den di Kirill Serebrennikov (International Competition) è il capolavoro del festival. Un film straordinario, con personaggi interessanti e una storia senza dubbio drammatica, ma che in alcuni momenti riesce a strappare un sorriso (si veda l'intero Ermitage tatuato sulla schiena del capo della polizia...). Lyuba è una cantante lirica bella, famosa e un po' scostante. Porta il figlio ventenne e più scostante di lei in visita a Yuriev, il paese dove è nata, ma in un momento di distrazione Andrei sparisce. La donna lo cerca per giorni interi, si trasferisce a Yuriev e nel corso del film diventa sempre più umile e combattiva. Sarà l'unica a portare cibo e comprensione ai malati del'ospedale locale e ad avere la forza di salvare una donna dalle minacce e violenze del marito.

Non chiederci la parola (Ici et Ailleurs) di Elisabetta Sgarbi è un documentario sulle tre cappelle del teatro montano del Sacro Monte di Varallo, accompagnato da musiche di Franco Battiato e dalla voce di Toni Servillo. Terrificante.

Riesco a riprendermi con la visione di Mar Nero di Federico Bondi (International Competition), storia del crescente affetto tra un'anziana bisbetica e la sua nuova badante, di origine rumena. Durante l'incontro con la stampa il regista ha affermato di essersi ispirato a una storia vissuta in prima persona, quella di sua nonna che, grazie alla sua badante, da insopportabile si è trasformata in dolce e comprensiva.

The Band's Visit (Eran Kolirin) è un film del 2007 molto gradevole sulle disavventure di un'orchestra egiziana in territorio israeliano. Non c'è politica nel film ma solo vicende personali in chiave dolceamara, che rendono superflue e addirittura fastidiose le risa sguaiate del pubblico in sala.

A domani con i prossimi film, italiani e non, e buonanotte dalla vostra fedele inviata!

15/08/2008, 12:50

Simona Dalla Valle