Fondazione Fare Cinema
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Note di regia del documentario "Quattro Giorni con Vivian"


Note di regia del documentario
Un giorno Giovanni Bonoldi, insieme alla Provincia di Milano, mi ha chiesto di fare un breve documentario su Vivian Lamarque. Da non molto mi era capitato in casa un libricino con qualche sua poesia e poco dopo avevo acquistato il suo Oscar. Strana coincidenza. Ho detto di si: mi piacevano quelle poesie così profondamente leggere, così apparentemente semplici, così capaci di ironizzare sui drammi della vita. Mi piaceva la sfida di fare un film su un poeta, di raccontare il suo mondo con le mie immagini. Non sapevo cosa avrei fatto, la
soluzione di farle leggere le sue poesie seduta davanti a una libreria stipata di libri, vista fin troppe volte in tanti documentari sui poeti, mi annoiava, non mi apparteneva. Ho conosciuto Vivian. Mi ha aperto la sua casa, piena di vitale disordine… e mi sono subito sentito a casa. Aveva un po’ paura di me: sarei arrivato col cinema, per fare un film su di lei. Sono arrivato con Bruno, una videocamera e un microfono. E ho fatto un film con lei.IL SIGNORE DEL CINEMA Essendo estate era andato in un cinemino all’aperto, sotto il cielo, a vedersi un film.
Era stato un bel film, con un bravo attore che si chiamava Charles, sopra il film quella sera il cielo aveva esposto in ordine sparso tutte le sue stelle. Il signore le aveva di quando in quando guardate, aveva detto alla signora accanto a lui seduta guarda quante, il film era finito bene.
Non ci fu niente niente che andò storto quella sera? No, niente. Fu una perfetta, finita, serata.

Silvio Soldini