Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
!Xš‚ť‰

Festival di Locarno 2008: report 6 agosto
/ E' cominciato il festival!


Festival di Locarno 2008: report 6 agosto / E' cominciato il festival!
il direttore artistico M.Frédéric ed il presidente M.Solari
Si comincia finalmente….
Viaggio sotto la pioggia ed arrivo con il sole a Locarno, il 61° Festival del Cinema di Locarno ci aspetta. Si inizia con il ricevimento di apertura tra giornalisti, registi, attori e produttori. E’ il record di presenze quest’anno, a testimonianza dell’importanza di questo evento mediatico non solo europea ma mondiale.
Siamo tutti molto curiosi di vedere quest’anno cosa ci ha riservato il direttore artistico Frédéric Maire, sempre molto attento all’innovazione ed al cambiamento dei nostri giorni. La sua cura nelle scelte risulta essere un “barometro” significativo del modificarsi del nostro mondo con una spiccata sensibilitŕ nel porre l’uomo sempre al centro del mondo, senza confini e barriere. Tante volte puň risultare molto diretto e scomodo ma č cosě che il cinema risulta essere il vero “testimone” sociale che ci regala diapositive, stati d’animo e momenti sempre diversi dello scorrere del tempo.
Nella nostra breve chiacchierata (era attorniato da fotografi e dalle televisioni) ha incoraggiato ed elogiato le iniziative rivolte a darci il “polso” della situazione sociale, tra cui il nostro prossimo festival “Italiani Brava Gente”. Per chi no lo sŕ anche lui č mezzo italiano da parte di un genitore.
Nella giuria del concorso internazionale non manca certo, con la presenza del nostro Paolo Sorrentino, una parte significativa ed attuale del cinema italiano di cui ne andiamo orgogliosi e nei prossimi giorni molti film italiani saranno proiettati.
Serata bagnata dalla pioggia e quindi fortunata (non per gli addetti che hanno dovuto predisporre la proiezione in 3 sale diverse verso le 21:00). Era in proiezione in prima europea il film “Brideshead Revisited” di Julian Jarrold, una riedizione letteraria di una storia d’amore impossibile dove la religione e l’educazione rigida e formale dell’Inghilterra dei primi novecento segnano in modo negativo i rampolli di una famiglia benestante. Ottima l’ambientazione, i costumi e la ricostruzione storica. Il pubblico ha apprezzato con un lungo applauso.

07/08/2008, 10:00

Luca Corbellini