Fondazione Fare Cinema
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I personaggi del film "L'Amore Non Basta"


I personaggi del film
Martina (Giovanna Mezzogiorno): Martina é una donna giovane, irrisolta, alla ricerca di quello che vuole fare nella vita, come tante. Ma ho sempre pensato, dal momento in cui l'ho conosciuta, che la sua  incertezza, la sua vaghezza, il suo modo di barcamenarsi  infantilmente, fosse dovuto all'infelicità della sua situazione  sentimentale con Angelo. Come spesso succede, Martina vede sfiorire, morire, dileguarsi la sua  felicità con Angelo senza un' apparente motivazione, senza un  accadimento particolare, senza che sia successo niente di speciale a  giustificare questo crescente distacco ...solo perchè un uomo e una donna sono due pianeti inesorabilmente  distanti, che a volte si fondono ma spesso non si capiscono, non si  vedono, non si ascoltano. Presa dalle difficoltà della sua storia che va male, oppressa da una  difficile vicenda familiare, Martina é rinchiusa nelle maglie paralizzatrici di una situazione che la immobilizza, ma dalla quale  non vuole scappare. Perché ama Angelo. Perché non lo ama nemmeno un po’ di meno rispetto a prima. Ma le storie che entrano in un vicolo cieco non si risolvono e per  questo, alla fine, se ne va ..ma quanto lontano? Io spero non molto, e se Martina fosse un'amica che  potessi  raggiungere per un caffè, le direi di tornare. Per riprovare, per non rinunciare alla passione e alla tenerezza di  Angelo. Per provare un'ultima volta a superare quella diabolica barriera che  fa sì che due persone, pur essendo innamorate, pur essendo attratte  l'una dall'altra, non si capiscono, non si sopportano, non si parlano."L'Amore Non Basta" é un film ironico, malinconico, divertente e  pieno di una grazia inusuale, che parla della fine di una storia, ma anche dei rapporti impalpabili  e complessi tra le persone, tra genitori e figli, tra un ragazzo e  una ragazza, senza mai essere didascalico, senza compiacimenti, senza furbizie, ma  con il tocco personalissimo, discreto e commovente di Stefano  Chiantini, che riesce, senza farci accorgere, a portarci nel punto più  pulsante e più intimo di questi personaggi. Io, però, so quanto si sono amati, quanto si amano Martina e Angelo,  e spero (e credo) che quella macchina faccia inversione. L'amore non basterà, ma é pur sempre la cosa più bella e preziosa che  c'é. E questo film ce lo dimostra senza risparmiarci neanche un attimo.

Angelo (Alessandro Tiberi): Angelo è un personaggio complesso, anche se ad una visione superficiale potrebbe apparire esattamente il contrario. È un carattere animato da una tensione interiore, una tensione che si manifesta attraverso piccoli elementi e minuscole sfumature.
Angelo è mosso da due pulsioni opposte, la passione e la necessità, senza che nessuna delle due riesca però a prendere il sopravvento; la passione è continuamente minacciata dall’invadenza della realtà e del bisogno materiale, mentre la materialità non appena si concretizza deve cedere alla necessità di vivere il sogno.
Proprio per combattere il caos che lo anima, Angelo costruisce una sorta di metodico ordine esteriore – la preparazione del caffè, la manutenzione della casa, l’ascolto quotidiano dell’oroscopo – nel tentativo di realizzare l’equilibrio che manca alla sua vita.
In questo quadro, già molto complesso, si inserisce il rapporto con Martina, un amore vero, un rapporto difficilissimo da raccontare e ancor di più da“interpretare”, fatto di emozione, malinconia e piccoli gesti privi dell’eclatanza e banalità che anima molte delle storie raccontate in questi giorni. Un legame forte ma che, in quanto vissuto da due persone individualmente in crisi, non può che rimanere sospeso.
"L’Amore Non Basta" è proprio questo, è il racconto della crisi di un amore che si trascina senza via di uscita, ed Angelo è un personaggio che ama, sinceramente, senza risparmiarsi mai, perché l’ amore anche se non basta continua ad essere tutto.

Nicola (Rocco Papaleo): Un uomo "giacca e cravatta" nella vicenda dell'amore che stenta. Chi è? Un amico adulto del giovane in crisi? Un consulente, il tutor di uno scrittore in divenire? Una cappa etico morale sulle azioni di una crisi? Certamente è la sponda di una generazione che se da un lato è riuscita ad elaborare alcuni difetti della precedente, dall'altro non è riuscita a sviluppare modelli sentimentali migliori. Se ne sta lì Nicola, in mezzo ad eventi che sembrano soltanto sfiorarlo, vicende che lo attraversano come vento che non spettina. Volendo andare fino in fondo, lo si potrebbe considerare un angelo, o un diavolo, o più semplicemente una depravazione delle nostre insicurezze. Ma chi è veramente non lo sappiamo neanche noi che lo abbiamo scritto, perchè Nicola ha vissuto una vita propria fuori dalle pagine, cosi come tutti i personaggi di questa storia, che sono stati sorpresi varie volte alla fine delle riprese a bere e cantare in una nota cantina di L'Aquila, scenario impareggiabile delle nostre forti questioni.

18/04/2008, 08:00