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Conferenza Stampa (Milano, 22/01/2008): Scusa Ma Ti Chiamo Amore


Conferenza Stampa (Milano, 22/01/2008): Scusa Ma Ti Chiamo Amore
Dopo l’enorme successo editoriale ottenuto con “Tre Metri Sopra il Cielo” e “Ho Voglia di Te”, quasi un fenomeno letterario e di costume destinato a incidere sui gusti dei giovani lettori per i prossimi anni, Federico Moccia porta sullo schermo il suo terzo romanzo “Scusa Ma Ti Chiamo Amore”, interpretato da Raoul Bova (nel ruolo del pubblicitario Alex) e l’esordiente Michela Quattrociocche (nel ruolo della giovane liceale Niki). E lo fa con tutti i crismi dell’autorialitŕ: figura infatti come regista, autore del soggetto e della sceneggiatura (insieme a Chiara Barzini e Luca Infascelli). In apertura della conferenza stampa organizzata per l’anteprima milanese al Cinema Apollo, Federico Moccia precisa che il film “č soltanto una storia d’amore. Non starei a polemizzare, come č avvenuto durante la presentazione tenutasi in un liceo romano qualche giorno fa, sul fatto che il film, occupandosi del rapporto sentimentale tra una ragazzina e un uomo adulto, non abbia mostrato nemmeno un profilattico. Come invece dimostra il forum che gestisco sul sito del film (www.scusamatichiamoamore.it) e che invito tutti i giornalisti a visitare per farsi un’idea, i giovani hanno un gran bisogno di comunicare le loro inquietudini e i loro sogni. Hanno anche bisogno di anche di far sentire la propria voce a un mondo adulto che si dimostra troppo spesso sordo e indifferente alle loro domande. Forse i miei romanzi e anche il mio primo film da regista intercettano questa immensa area di persone. Piene di energia e di voglia di fare, tra l’altro. Non vedo cosa ci sia di male.” Il film, diciamolo subito, č spassoso, leggero e in fondo abbastanza sincero (se si tiene presente il target a cui č principalmente rivolto). Alzi la mano, infatti, chi non ha intravisto, almeno una volta, nelle commedie romantiche destinate a un pubblico giovanile, se non proprio di teenager nel caso di Moccia, il ricorso alla colonna sonora accattivante, con le hit del momento, alla raffigurazione un po’ trend di certi ambienti sociali ( i licei capitolini la fanno da padrone nel cinema italiano), a schemi narrativi ai limiti dell’inverosimile.
Scusa Ma Ti Chiamo Amore” utilizza tutti questi stilemi senza infingimenti o dissimulazioni. Anzi, forse va anche oltre, con la voce off che fa da raccordo alle storie raccontate, l’uso a tratti insistito del camera look, e con l’espediente delle citazioni letterarie (Neruda, Whitman, Balzac, De Musset…) in sovrimpressione sullo schermo, che poi svaniscono come fiocchi di neve.. Peccato solo per una furbata di sceneggiatura, che poteva essere risparmiata (Alex e Niki si sono appena conosciuti dopo un banale incidente stradale, scambiano un paio di battute e Alex se ne esce con un “Io e te non andremo mai d’accordo”!) e per un finale che, al di lŕ del lieto fine, che ci puň stare, sembra voler tirare troppe conclusioni.


Conferenza Stampa Scusa Ma Ti Chiamo Amore


Conferenza Stampa Scusa Ma Ti Chiamo Amore


Intervista Raoul Bova


Photo Call Raoul Bova e Michela Quattrociocche


22/01/2008, 21:00

Riccardo Lascialfari