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Note di regia del documentario "Le Vie dei Farmaci"


Note di regia del documentario
Nel Sud del mondo ci sono ogni anno quindici milioni di persone che muoiono a causa di malattie che sarebbero facilmente curabili. Significa quarantamila persone al giorno! Come uno stadio di serie A durante un derby di alta classifica. Una strage quotidiana assolutamente evitabile.
Perchè?
Per tentare di rispondere a questa domanda, "Le Vie dei Farmaci si pone l’obbiettivo d’indagare il problema dell’accesso ai farmaci essenziali nei paesi in via di sviluppo dal punto di vista economico, politico, medico e sociale.
Attraverso un percorso narrativo che fa uso di diversi materiali e fonti, dalle immagini d’archivio dell’Istituto Luce, del fondo Corona della Cineteca di Bologna e del progetto africano Steps for the Future, agli inserti grafici che riassumono e mostrano in modo diretto le cifre impressionanti di questo problema e dai materiali originali raccolti duranti soggiorni in Africa e in Asia, abbiamo cercato di tracciare un lungo viaggio per capire in profondità i motivi di un problema che riguarda centinaia di milioni di persone.
Una vasta letteratura ha fatto da corollario alla ricerca per il documentario: Big Pharma di Jacky Law, La verità sulle compagnie farmaceutiche di Marcia Angell, WTO di Lori Wallach e Michele Sforza, La globalizzazione che funziona di Joseph Stiglitz sono i titoli principali a cui si fa riferimento.
In Africa e India abbiamo potuto vedere direttamente gli effetti della difficoltà di accesso ai medicinali salvavita.
Il Mozambico Ë una delle realtà più rappresentative dell’Africa Australe. In questo caso il problema della distribuzione dei farmaci si scontra con dati di macro analisi (tasso di povertà al 60%, alfabetizzazione al 45%, vita media inferiore ai 42 anni, mortalità infantile dovuta alla malaria e all’HIV che tocca vette del 30%). E’ in questi contesti politico geografici che bisogna misurare la portata del problema. L’abbiamo fatto intervistando chi opera sul posto (Medici senza Frontiere), seguendoli nella loro attività ospedaliera a Maputo, documentando tutto il processo di sensibilizzazione volta ad informare sul pericolo della malaria e dell’HIV. Abbiamo ripreso l’interno degli ospedali, la distribuzione dei farmaci, la cura dei pazienti, abbiamo intervistato donne affette da HIV che ci hanno raccontato la loro esperienza in diretta, siamo stati a trovare i pazienti più poveri (la stragrande maggioranza della popolazione) l‡ dove vivono, nei barrios, abbiamo toccato con mano il contesto sociale e culturale, siamo stati negli Health Centre (centri di salute) nella provincia, abbiamo visto come funzionano, le mille difficoltà giornaliere, gli affanni e le speranze.
I brevetti internazionali sui farmaci (TRIPS) giocano un ruolo determinante nello scacchiere politico internazionale. I famigerati Trips voluti dal WTO, (l’Organizzazione Mondiale del Commercio, fondata nel 1995 e che come primo atto fece proprio i Trips) sono oggetto di una disputa intellettuale accesissima e il documentario la investiga senza reticenze.
Ma il problema dell’accesso ai farmaci, partendo dai paesi in via di sviluppo, sbarca fino a casa nostra, in Occidente, dimostrando quanto fragile sia oggi il concetto di Salute Pubblica in relazione allo strapotere delle grandi Multinazionali Farmaceutiche.

Michele Mellara e Alessandro Rossi