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Note di regia del film "IL Lupo"


Note di regia del film
Una scena del film "IL Lupo" di Stefano Calvagna
"Un film duro e scomodo".
Così Stefano Calvagna descrive il suo film “Il Lupo”, liberamente ispirato alla storia di Luciano Liboni, il killer latitante, la cui rocambolesca fuga tenne col fiato sospeso l’opinione pubblica fino a concludersi con la tragica uccisione a Roma nella zona del Circo Massimo.
"Tutto ebbe inizio nel 2004 quando Liboni passò sul set del mio film “L’Uomo Spezzato”, spiega il regista. "L’ho visto ma non ho realizzato subito chi fosse. Stavamo girando, e mi disse in modo molto cortese : “Scusi, se mi metto qui do fastidio”, e si fermò. …Dieci giorni più tardi fu ucciso. Naturalmente l’ho riconobbi dalle foto della cronaca della sua uccisone . Da quel momento mi sono dedicato alla sua storia e alla sua latitanza…".
"Un film verità - sostiene Calvagna - Un viaggio a ritroso, duro, in cui si racconta la vita di un uomo sin dalla sua tormentata infanzia. Un malvivente che ha ucciso a sangue freddo un carabiniere e per questo rimane un delinquente, che forse però nessuno volle catturare vivo. Lascerò allo spettatore il giudizio sulla ‘giustizia giusta’ fornendo una mia elaborazione personale sull’accaduto. Per ora “sbatto” i fatti sul grande schermo aspettando una risposta...se mai ci sarà".