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Nanni Moretti torna al Festival di Torino


Dopo il rifiuto da parte del regista romano dello scorso 27 dicembre, Moretti da il suo ok per la direzione del Torino Film Festival.


Nanni Moretti torna al Festival di Torino
Il regista Nanni Moretti
Nanni Moretti alla fine sarè il nuovo direttore artistico del Torino Film Festival. Dopo un lunga tira e molla, il regista romano ha accettato questo ruolo. La fumata bianca è arrivata nel corso di una giornata iniziata con la nomina del nuovo consiglio direttivo dell' Associazione Cinema Giovani, dopo le dimissioni da presidente di Gianni Rondolino e da vice di Claudio Gorlier. Secondo una lettera di intenti firmata la settimana scorsa dal sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, dal presidente del Museo dl Cinema, Sandro Casazza, e da Rondolino, toccava all' Associazione l' ultima parola sul nuovo progetto di festival ,al quale da giorni stava lavorando Alberto Barbera, direttore del Museo.
Contenti il presidente dell' Associazione Cinema Giovani Lorenzo Ventavoli, Marco Vallora, vice presidente, e Marco Zanetti, vicepresidente del Museo del Cinema e del Regio di Torino. Zanetti ha così commentato: "Quella di oggi è una giornata molto positiva, il progetto di Barbera è lungo e ben fatto e l' abbiamo visionato punto per punto. E' importante perché riconferma la natura del Torino Film Festival che dovrà continuare ad essere un festival dedicato al cinema giovane e sperimentale, all' innovazione, alla ricerca di nuove cinematografie e nuovi talenti, ma aggiunge qualcosa di più soprattutto per quanto riguarda la volontà di far nascere a Torino una sorta di laboratorio per giovani registi, un po' come ha fatto Robert Redford con il Sundance Festival. E Nanni Moretti, con la sua facilità di divulgazione tra i giovani e con la sua esperienza maturata anche alla Sacher di Roma ci è sembrata la persona più indicata".
Ancora non è tato definito il pool di collaboratori che affiancherà il regista nell'organizzazione della kermesse. Per quel che riguarda il programma Moretti ha detto: ''Oggi penso a una sezione di concorso internazionale, con a fianco fuori concorso magari film passati in altri festival e anteprime, una sezione cortometraggi solo italiani, una di documentari solo italiani, due retrospettive e, se Giulia D'Agnolo Vallan accetterà, la sezione Americana come nelle precedenti edizioni''.

25/01/2007

Simone Pinchiorri