Conferenza Stampa (Roma, 20/10/2006): Viaggio Segreto


Conferenza stampa del 20 ottobre, presso il Teatro Studio all'Auditorium Parco della Musica durante la Festa Internazionale di Roma 2006, il giorno dopo l'anteprima del film. Sono presenti in sala Roberto Andò, Josephine Hart (autrice del libro "Ricostruzioni"), Salvatore Marcarelli (sceneggiatura) Alessio Boni, Claudia Gerini, Donatella Finocchiaro, Valeria Solarino, Marco Baliani e Giampaolo Letta (Medusa).


Conferenza Stampa (Roma, 20/10/2006): Viaggio Segreto
Valeria Solarino e Alessio Boni
E' raro vedere una scrittice ed un regista seduti uno accanto all'altro. Ecco, il libro è ambientato in Irlanda, però lei l'ha trasposto in sicilia. Ci parli di questa cosa.
Roberto Andò: Il libro l'ho scoperto grazie a Salvatore Marcarelli. Era rimasto sedotto dal tema. Ho riscontrato leggendolo un'atmosfera che mi toccava. Così ho fatto un lavoro sul tradimento con circostanze conosciute. La Sicilia, come l'Irlanda, è un luogo di identità e separazione. L'incontro con Josephine Hart è stato toccante. Il suo libro ha come tema pricipale la sopravvivenza dopo un forte dolore, come fare a sopravvivere dopo questo alla realtà. Ecco io ho ripreso nel film questo tema.

Il suo film è molto potente e profondo. Quanto è stato difficile immaginarlo e produrlo? Come si è trovato a lavorare con attori giovani (n.d.r. Alessio Boni storce quasi la bocca a questa affermazione)? Come ha eviato gli stereotipi?
Roberto Andò: Ho avuo grande intesa e lo stesso modo di vedere il film con la Medusa. Quindi fin dall'inizio non ho avuto problemi a realizzarlo. Per quanto riguarda gli stereotipi il film presentava molte insidie, perchè evoca molti fantasmi del passato. Leo scende nei luoghi della sua infanzia, ritrovato il sesso perenterale. L'amore esclusivo tra i due fratelli, poi, crea un retaggio particolare. Nel film non c'è il tema dell'incesto. Il rapporto tra Leo ed Ale a volte è semplificato da ciò che si è accumulao nel tempo. Non ho voluto, inoltre, toccare certi misteri, perchè questi è meglio che siano nascosti nella finizione come nella vita reale. Non ho voluto svelare la loro intimità, non mi interessava trascrivere alcune "pruderì". I due fratelli sono due persone che compiono un viaggio insieme. Il peronaggio di Leo, nel viaggio in Sicilia, fa i conti con la sua femminilità. Reincontra la madre, conosce Anna Olivieri e poi reincontra la sorella. Il tema dell'incesto non esiste, è solo una cosa che può funzionare giornalisticamente.

Lei interpreta un personaggio che ascolto e molto chiuso. Le assomiglia?
Alessio Boni: Leonardo è timido e riservato, un po' come me. La tragedia scardina Leo dalla sua adolescenza, da li in poi la sua vita sarà diversa. Parlando con il regista e gli altri attori mi sono calato molto bene nel personaggio. Mi sono adagiato, lasciandomi andare nello spartito. andò voleva un personaggio "senza pancia" che stamazza nel dolore. Andare in sicilia è come ripercorrere le tapppe del suo mistero.

Il personaggio che lei interpreta, signora Solarino, è chiave. Come si è avvicinata a questa parte?
Valeria Solarino: Ho cercato al meglio di fare ciò che mi era stato richiesto. Ho cercato l'ideale di donna che il regista voleva. Da qui è nata l'idea del taglio di capelli corto. Ho interpretato una donna che è donna suo malgrado pur non esprimendo femminilità essendosi fermata da bambina nel momento dell'incidente. E' una donna protetta dal fratello, che le fa da padre e da madre. come ha detto Andò, anche io non ci vedo l'incesto tra fratelli. Non c'è malizia tra i due, perchè Ale non è crescita, quindi per lei è normale, come da bambina, abbracciare il fratello nuda. Il trauma non lo ricorda ma non l'ha fatta crescere.

Ha pensato al libro "Conversazione in Sicilia" (n.d.r. opera letteraria di Elio Vittorini) per il suo film
Roberto Andò: E' un po' il tema del film, perchè i morti non scompaiono mai dalla nostra vita. E' un viaggio nelle emozioni il film. Leo è custode di un segreto e nel viaggio in Sicilia ritrova un fondameto della vita umana, l'emozione che ripropone la memoria. Alessio ha, così, interpretato un personaggio doloroso. Mi piace la psicanalisi e mi piace la visione di Bertolucci quando dice che "il cinema è la ricostruzione della vita primaria". Il film propone una chiave scorretta, poichè ella vita non ci sono protocolli. Il padre compie un gesto estremo per poter dare alla figlia una vita. Il giudice (n.d.r. è il lavoro del padre, Michele interpretato da Maco Baliani) lavora per la norma giuridica e lo psicanalista per aiutare le persone: nel film escono dai loro protocolli. Questa situazione è nata dal libro, l'abbiamo presa da li. Molte volte nella vita si rompe l'ordine precostituito e si lascia la strada maestra.

Come è stato interpretare la sua parte, signora Gerini? La sua è la parte di una madre molto diversa da come è lei.
Claudia Gerini: Si è istaurata una grande fiducia con il regista, quindi le parte in cui recito completamente nuda non mi disturbano. Era insito nel personaggio il racconto della sua vita intima. Mi affascinava questa donna e l'ho interpretata con eleganza. Ho creato un personaggio libero, anche se madre. E', inoltre, una donna innocente e che vuole divertirsi. Infatti nella intimià con il marito ascolta msica, fuma, beve whiskey. La scena dell'omicidio è stata la più pesante. Sia nelle scene in cui ero uda, come in quelle in cui ero vestita sono sempre stata a contatto con il personaggio e con la sua emotività. E' stato difficile e semplice allo stesso momento.
Roberto Andò: Volevo aggiungere una cosa. Sono molto contento di aver lavorato con un cast tutto italinao, cosa che non avevo fatto nei miei precedenti film. Mi è piaciuto molto lavorare con loro ed ho trovato una grande corrispondenza. C'è oggi in Italia uno satr system di attori molto cresciuto. Sono tutti attori con cui lavorerei anche a teatro

Secondo lei, c'è una protezione maschile verso le donne nel film?
Roberto Andò: Nella storia il padre condiziona la vita di Leo. Nel film vi è una differenza con il libro ove non cè una totale corrispondenza tra padre e figlio. Il mandato che il genitore ha dato a Leo termina con il viaggio in sicilia. La scena in cui gli rende l'orologio è simbolica e ha il significato che di far riprendere al figlio il suo tempo. Leo chiede anche al padre se quella era stata la scelta giusta. Ho voluto dare il ruolo di giudice al padre e non quello classico di proprietaio terriero, tipico della Sicilia di queglia anni, perchè il gesto di scomparire è molto vicino alla sia alla razionalità che alla follia siciliana.

Cosa pensa del film? Quale è stato il bilancio per la Medusa del festival?
Giampaolo Letta: Per la Medusa il bilancio è stato positivo. Abbiamo presentato due grandi film italiani. Ne siamo orgogliosi. E' stato scritto che "Viaggio Segreto" è stata la petra dello scandalo tra la Festa Internazionae di Roma e la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Nonè colpa della Medusa, ma dei selezionataori della manisfesatzione se il film non è andato a Venezia. Siamo dispiaciuti per questo. La polemica non è stata innescata dalla Medusa ma dal direttore della Mostra di Venezia, che è stato molto maleducato, parlando male del film e del regista.

Finalmente le hanno fatto recitare una parte solare. Come descrive il suo personaggio?
Donatella Finocchiaro: E' la prima volta. Probabilmente i registi vedono in me un lato molto malinconico che c'è, indubbiamente c'è. Quando Roberto mi ha detto che questa era la donna che arriva nella vita di Alessio, il protagonista, e da un'apertura verso una speranza, verso una luce, ho detto ah. Sono felice veramente di averla interpretata. Ha sempre comunque una solarità contenuta, una solarità che si inserisca nei toni noir di questo film. Posso fare anche di più...


conferenza stampa


20/10/2006

Simone Pinchiorri