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Anna Maria  (15/07/2010 @ 09:57)
Io l'ho trovato emozionante e sincero
Luca Corbellini  (13/07/2010 @ 18:57)
Devo dire in prima battuta che le multisale non sono il mio habitat naturale ma per vedere il primo film dell’esordiente Giovanni Galletta lo “sforzo” è stato ben ripagato. Ottima la pellicola che è in grado, senza l’ausilio di effetti speciali, con un linguaggio attuale ed una scenografia essenziale ma quanto mai efficace nella narrativa, di colpirci al cuore mostrandoci un affresco del mondo giovanile e non solo. Il film racconta il percorso di maturazione e di consapevolezza di un gruppo di giovani sul mistero delle vita e il significato dell’esistenza, sconvolto da fatti tragici ma che aiutano la comprensione su chi siamo e su cosa realmente abbiamo bisogno per vivere una vita vera. Coraggioso il giovane Galletta nel proporci ed interrogarci su temi forti quali l’amicizia, l’amore, il rapporto genitori figli, il mistero di una fede religiosa e di qualcosa che non ci sappiamo spiegare ma esiste. Tante riflessioni non semplici che ci coinvolgono parte integrante del racconto e non solo spettatori degli eventi. Siamo così in grado di percepire le emozioni dei protagonisti e comprendere il silenzio delle immagini che è peggio di urlo assordante. E’ sorprendente notare come i personaggi del fim, immersi in un periodo come questo fatto di apparenza e di controllo mediale, ripresi nelle loro debolezze e nelle loro paure, riescano ad essere sempre onesti con sé stessi e con gli altri per crescere su quella strada da percorrere, non sempre diritta e scorrevole, che è la nostra vita. Da non perdere!

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