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Luca Corbellini  (28/03/2008 @ 20:42)
Avevo visto il film in anteprima al Bergamo Film Meeting e l’ho rivisto oggi. Mi è piaciuto ancora di più. Alla seconda produzione il regista bergamasco Paolo Franchi si è concentrato sul dolore di vivere in un noir psicologico e con musiche di disturbo che fanno comprendere allo spettatore lo stato d’animo dei protagonisti. E’ la storia di uomini che sembra non abbiano niente in comune ed invece, man mano che la storia e gli eventi si succedono, si accumunano nei problemi avuti con i rispettivi padri, con le donne e con quel senso di insofferenza quotidiana ed inadeguatezza verso gli altri. Inutile rimarcare i critici che a Venezia, complice una scena di nudo di Elio Germano, avevano penalizzato il film con una campagna preventiva che puntava allo scandalo. Purtroppo siamo alle solite, non si può secondo me giudicare un film da una scena di nudo. Interpretazione splendida dei 3 protagonisti (Irene Jacob, Bruno Todeschini e Elio Gemano) che ci mostrano un puzzle da ricomporre sullo schermo per lo spettatore, non certo facile è vero ma di sicuro effetto. Da vedere.

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