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Daniele Zingaro  (20/06/2007 @ 15:55)
Lo stesso discorso fatto per Pinocchio!
Battista Passiatore  (24/11/2006 @ 00:00)
Finalmente ecco Roberto Benigni! La prova del nove per il grande regista-attore toscano è proprio il suo nuovo film (dopo la deludente parentesi di "Pinocchio"). Già dal titolo possiamo percepire l'amore, la guerra e la poesia che ancora una volta, come lo erano stati per il magnifico "La Vita è Bella", sono i punti su cui è imperniata la storia d'amore dalle vicende più stravaganti. Il film, infatti racconta la storia di un poeta, Attilio De Giovanni, interpretato da Benigni, innamorato pazzo della poesia ma ancora di più di una donna, Vittoria (la Braschi). Ma il suo amore non è corrisposto e così Attilio, pur di conquistare la sua bella, non esiterà a cacciarsi nelle situazioni più assurde e più comiche e finira' assieme all'amata in Iraq, proprio all'inizio del conflitto. Se indubbia è l'originalità dello spirito che è alla base del film, bisogna dire che la speranza del regista, ciò che il messaggio entri 'feroce come una tigre nei nostri cuori', si avvera solo in parte. Molte le scene commoventi e le battute grandiose...Scritto ancora una volta in coppia con Vincenzo Cerami, il film vede la partecipazione di Tom Waits, vecchio amico di Benigni sin dai tempi di "Daunbailò", e il personaggio di un poeta arabo, interpretato da Jean Reno (conosciuto da Benigni a Los Angeles durante gli Oscar per "La Vita è Bella"). Ultima parentesi dedicata alla partitura musicale molto suggestiva, affidata al maestro Nicola Piovani, già premio Oscar per "La Vita è Bella".
Leonardo Gestri  (17/11/2006 @ 18:31)
Mi sono molto annoiato alla proiezione del film. Un pellicola che non rispecchia assolutamente il Benigni de "La Vita è Bella".

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