Fondazione Fare Cinema
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Tre donne: un altro cinema iraniano





Auditorium del MAXXI - Roma

23 giugno 2018

Ore 18 | INCONTRO CON NARGES ABYAR, RAKHSHAN BANI ETEMAD, IDA PANAHANDEH

A seguire

NARGES

di Rakhshan Bani Etemad, Iran 1991, 95’

Con Farimah Farjami, Abolfazl Poorarab, Atefeh Razavi

Adel è un giovane criminale che spesso fa coppia con la sua compagna di mezza età Afagh. Quando incontra la bellissima Nargess, decide di cambiare vita e sposarla. Afagh assicura la famiglia della sposa che Adel è affidabile, ma il suo passato criminale chiude la maggior parte delle portee Adel decide di tornare alla vecchia vita per un ultimo lavoro. Al suo quarto film, Rakhshan Bani Etemad, non manca ancora una volta di offrire, come pochi altri autori del suo paese, uno spaccato della società iraniana e della condizione femminile.

Ore 21 | BREATH (NAFAS)

di Narges Abyar, Iran 2016, 111’

Con Gelare Abasi, Mehran Ahmadi, Jamshid Hashempur

Racconta la storia della piccola Bahar, che vive con suo padre, Ghafour e la nonna negli anni '70, in un mondo rurale, fiabesco e retrogrado allo stesso tempo. Il suo mondo infantile e surreale, pieno di sogni e fantasie, è restituito dalla sua voce fuori campo e da uno stile ricco di animazioni, recitazione vivida e colorita, sentimenti ingenui e puri. È il primo film iraniano diretto da una donna ad essere proposto per la candidatura all’Oscar come miglior film straniero.

24 giugno 2018

Ore 17 | UNDER THE SKIN OF THE CITY

di Rakhshan Bani Etemad, Iran 2001, 92’

Con Golab Adineh, Mohammad Reza Forutan, Baran Kosari

Tuba lavora in fabbrica, il marito è inabile al lavoro e Abbas, suo figlio maggiore, è ossessionato dall'idea di andare a lavorare in Giappone. Per pagarsi il visto e il volo aereo finisce per impegnare la casa della madre, l'unico bene di famiglia che possa fruttare del denaro. Tuba, sebbene assai preoccupata, resta accanto al figlio e fa del suo meglio per aiutarlo, anche se la vita si oppone con determinazione. Ritratto mobile e sfaccettato di una famiglia della working class iraniana che ricorda temi e stile del neorealismo.

Ore 19 | TRACK 143

di Narges Abyar, Iran 2013, 92’

Con Merila Zare'i, Gelare Abasi, Mehran Ahmadi

Olfat ha una figlia e un figlio chiamato Yonos che lavora in una miniera. Un giorno trova un messaggio di suo figlio: "I miei amici ed io entreremo in guerra ". Quando la radio irachena annuncia Yonos tra i nomi dei prigionieri, Olfat si lega ad una radio e vive da reclusa in attesa del ritorno di suo figlio. Basato su un libro della stessa Abyar, è un film sul grande sacrificio delle madri durante la guerra, animato da notevoli attrici.

Ore 21 | ISRAFIL

di Ida Panahandeh, Iran 2017, 101’

Con Merila Zare'i, Hediyeh Tehrani, Pejman Bazeghi

Dopo la morte del figlio, Mahi rincontra Behrooz, ex fidanzato che aveva lasciato il Paese a causa della loro relazione – che si riaccende nonostante lui sia legato ad un’altra donna. I tre, impersonati da attori di tensione non ordinaria, sullo sfondo di una società dominata dal territorio della famiglia, vengono pedinati da uno sguardo austero e penetrante, ricco in parti uguali di empatia e lucidità, realismo e scavo interiore. Un esercizio, notevole, di purezza e intensità cinematografica.

25 giugno 2018

Ore 18.30 | MAY LADY

di Rakhshan Bani Etemad, Iran 1998, 86’

Con Golah Adineh, Minoo Farshchi, Golab Adineh

Forough Kia è una regista di documentari, una cineasta che ha divorziato dal marito e ora vive con suo figlio Maani. Decide di accettare la proposta di realizzare un film sulle ‘madri perfette’, ma il progetto si rivela improbo e frustrante. Si deciderà a sposare il produttore? Ritratto di una donna sulla quarantina che al crocevia della sua vita personale professionale affronta un bilancio di entrambe, attraverso un esame scrupoloso dell'importanza di seguire le proprie passioni.

Ore 20.30 | TALES

di Rakhshan Bani Etemad, Iran 2014, 92’. Con Habib Rezaei, Mohammad Reza Forutan, Mehraveh Sharifinia, Fatemeh Motamed Arya

Sette episodi con sette personaggi: un giovane tassista truffato da un’immobiliare, la madre anziana che cerca di tirare fuori il fratello in prigione per reati politici, un gruppo di volontarie che gestisce un rifugio per donne maltrattate e tossicodipendenti, un funzionario corrotto e incompetente, un marito convinto che la propria moglie lo tradisca, un regista che affronta ogni giorno la censura. È uno sguardo intenso e intimo a porte chiuse, premi alla sceneggiatura a Venezia nel 2014.
Data: 23/06/2018 - 25/06/2018
Luogo: Roma, Italia
Periodo: Giugno

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