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Shan - Il Cuore Antico dei Popoli Naturali


Regia: Stefano Milla
Anno di produzione: 2007
Durata: 92'
Tipologia: documentario
Genere: antropologico/docufiction/fantasy/musicale/sociale
Paese: Italia
Produzione: Ecospirituality Foundation
Distributore: R.V.EN... Produzioni Cinetelevisive
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: DV, colore
Vendite Estere: R.V.EN... Produzioni Cinetelevisive
Titolo originale: Shan - Il Cuore Antico dei Popoli Naturali
Altri titoli: Shan - The Ancient Heart of Natural Peoples

Sinossi: Il film è imperniato sul lavoro del LabGraal alla riscoperta del cuore antico dei Popoli naturali, i Nativi del pianeta. Un percorso musicale e un viaggio nel cuore delle antiche tradizioni, dai Nativi americani agli aborigeni australiani per arrivare alle radici dell'Europa. Il film affronta le origini comuni dei Popoli naturali e il legame tra le realtà ancora presenti in tutti i continenti compreso il territorio europeo, dalla realtà bretone, a quella delle tradizioni dei territori piemontesi."Shan" nell'arcaica cultura dello sciamanesimo druidico rappresenta l'immaterialità dell'esistenza, come il "Dreamtime" degli aborigeni australiani. Il regista e i protagonisti hanno deciso questo titolo per il suo significato emblematico e per il riferimento alla ricerca e alla riscoperta delle antiche tradizioni che fanno da sfondo al lavoro creativo del gruppo.Il film ha come filo conduttore la musica del LabGraal e si snoda intorno alle lotte che il gruppo da sempre conduce per la difesa delle tradizioni e dei luoghi sacri dei Popoli nativi del pianeta.

Sito Web: http://www.shanmovie.com

Ambientazione: Australia / Bretagna (Francia) / New York (USA) / Ginevra (Svizzera) / Arizona (USA) / Torino / Valli Piemontesi / Valle di Susa / Valle di Lanzo

"Shan - Il Cuore Antico dei Popoli Naturali" è stato sostenuto da:
Regione Piemonte
Film Commission Torino Piemonte
Piemonte Doc Film Fund
Programma Media Unione Europea
ONU (Alto Commissariato per i Diritti Umani)


Libro sul film "Shan - Il Cuore Antico dei Popoli Naturali":
"I Popoli Naturali e l'Ecospiritualità"
di Rosalba Nattero, Giancarlo Barbadoro, 252 pp, Triskel, 2002
prezzo di copertina: 18,00


Libri correlati:
"Shan"
di Anna Maria Bonavoglia, 246 pp, Triskel, 2007
Il libro "Shan" è liberamente ispirato al film "Shan, il cuore antico dei popoli naturali" di Stefano Milla (2007) interpretato dai cinque musicisti del Laboratorio Musicale del Graal.
Con la postfazione di Gino Steiner Strippoli

Acquistalo su € 12.66



Note:
Questo film è un contributo alla "Seconda Decade Internazionale delle Popolazioni Indigene del Mondo proclamata dalle Nazioni Unite".
Il film "Shan" si snoda attraverso tre percorsi paralleli:
1- Il Percorso Musicale
È l’elemento più presente, sempre costante nella vita dei cinque protagonisti. La keltic music del LabGraal mostra l'anima tribale della musica celtica, espressione dei nativi europei, e rivela le comuni radici delle tradizioni musicali dei Popoli naturali.
La potenza della musica celtica, miscelata con suoni aborigeni, Apache e altre sonorità del mondo dei Popoli naturali, è il filo conduttore che lega insieme le varie componenti del film.
2 - La Lotta per i Diritti dei Popoli Naturali
Il percorso di lotta per i diritti dei Nativi attraverso le battaglie condotte all'ONU da Rosalba e Giancarlo, le interviste ad esponenti Nativi, i viaggi del gruppo nei Paesi delle cause che sostengono. In questo aspetto si inserisce anche la lotta di Rosalba per i diritti degli animali, elemento sempre molto presente nella sua vita.
Rosalba e Giancarlo sono Rappresentanti all'ONU di cinque comunità native: gli Apache dell’ ”Apache Survival Coaliton” in Arizona, gli Aborigeni australiani della Nazione Wamba Wamba, il Popolo Taino dei Caraibi, il Popolo Bassa del Mbog Parlement in Camerun e i Bretoni di Menhirs Libres.
3- Il Viaggio nel Mito
L'anima del LabGraal non è solo musicale ma è anche ricerca interiore. Questa ricerca è la trama invisibile di tutto il film. "Shan" è l'antico nome del Graal, ed è proprio la ricerca del Graal, inteso come l'aspetto immateriale dell'esistenza, ad aver fatto incontrare i cinque componenti. I cinque "viandanti del Graal" si sono trovati insieme su un cammino alla ricerca dell'invisibile, il mistero che anima tutta l'esistenza. Una ricerca al di fuori dei dogmi religiosi, in un percorso che li ha portati a contatto con il cuore intimo dei Popoli naturali.
Questo aspetto, anche se è il meno appariscente, segna profondamente tutto il percorso del film.
Il percorso ha portato i cinque musicisti a contatto con le tradizioni dei Nativi europei.
In questo "viaggio" si inserisce la ricerca dei cinque protagonisti sulle tracce del Graal che secondo un mito degli antichi abitanti dell'Europa sarebbe stato custodito nella città di Rama. Una città megalitica situata in Piemonte che sarebbe all'origine della tradizione celtica.
Questo percorso è la parte "fiction" del film.
I cinque musicisti interpretano la leggenda di Rama, in una trasposizione simbolica ispirata a eventi straordinari collocabili nel passato arcaico dell'umanità e ad esperienze mistiche ispirate al bagaglio di conoscenze dei Popoli autoctoni dell'Europa.
Il film lascia intravvedere una vita parallela dei cinque protagonisti in bilico tra due mondi, tra passato e futuro. Accanto alle vicende vissute nel nostro tempo, il film mostra a tratti una dimensione parallela che porta a riflettere sulle antiche origini dell'Europa, su conoscenze solo apparentemente dimenticate, su antiche simbologie che si collegano alle tradizioni invisibili di tutti gli altri continenti.
In questo percorso i cinque protagonisti inseguono il mito di Rama alla ricerca del Graal, seguendo il tracciato dei luoghi megalitici del Piemonte. Il finale del film svelerà se riusciranno a trovare Rama o se il loro era solo un sogno.


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