TRIESTE ShorTS IFF 26 - La regista Aude Léa Rapin e la produttrice
Eve Robin protagoniste della sezione Campolungo
Sono la regista
Aude Léa Rapin e la produttrice
Eve Robin le protagoniste di
Campolungo, la sezione a cura di Massimo Causo e Beatrice Fiorentino, che si sofferma sul percorso di giovani autori e autrici la cui filmografia si misura sia nel campo del corto che del lungometraggio, e che quest'anno approfondirà il rapporto produttore-regista. La sezione rientra nella
26a edizione dello ShorTS IFF, manifestazione in programma a Trieste dal 28 giugno al 5 luglio 2025, diretta da Maurizio di Rienzo e organizzata dall'associazione Maremetraggio.
Della regista francese, che inizia la sua carriera come fotografa e videomaker nei Balcani e in Africa, saranno mostrati i cortometraggi "
La météo des plages" (2014), "
Ton cœur au hasard" (2015), "
Que vive l'Empereur" (2016) e il lungometraggio "
Planet B" (2024), presentato lo scorso anno in anteprima all'apertura della Settimana della Critica di Venezia.
Venerdì 4 luglio
Aude Léa Rapin e
Eve Robin terranno una masterclass alla presenza del pubblico e dei giovani filmmaker in concorso allo
ShorTS IFF, durante la quale converseranno sul loro percorso e sul binomio creativo che si instaura tra produttore e regista, e che come entrambe dichiarano "
non è qualcosa che si impara a scuola, ma scaturisce da incontri, fiducia, impegno e visione. Dare vita a un film partendo dalla sceneggiatura e portarlo sullo schermo di un cinema è un processo lungo e impegnativo, soprattutto quando sei una donna che lavora a progetti ambiziosi e impegnati. Siamo dunque felici di condividere tutto questo con il pubblico del Festival triestino".
Massimo Causo e
Beatrice Fiorentino, curatori della sezione Campolungo affermano: "
Aude Léa Rapin appartiene a quella schiera di autrici capaci di forzare i margini del racconto senza mai rinunciare a uno sguardo politico sul reale. Già nei suoi cortometraggi si avverte una libertà narrativa che destabilizza: non per gusto della rottura, ma per urgenza di guardare altrove, di interrogare i codici e sovvertirli dall’interno. Il suo cinema si muove tra fragilità e insubordinazione, attraversa corpi, spazi e relazioni dove il maschile e il femminile non sono poli opposti ma forze in perenne tensione. Con Planet B, il suo secondo lungometraggio, Rapin radicalizza il proprio linguaggio: costruisce un futuro parallelo per interrogare il nostro presente, intrecciando ecologia, utopia e distorsione percettiva in un racconto che è tanto visione politica quanto viaggio interiore. Il suo cinema non rassicura, ma scava: dentro le immagini, dentro chi le guarda, dentro l’idea stessa di narrazione. Quest’anno, però, Campolungo raddoppia. La conversazione sarà accompagnata da un controcampo prezioso: la presenza della produttrice Eve Robin, figura chiave di Les Films du Bal, casa di produzione impegnata da anni in una ridefinizione radicale delle rappresentazioni che abitano il nostro immaginario collettivo".
09/05/2025, 12:07